lo spilloGli arbitri? Nascosti dietro i delegati ministeriali

«L'arbitro non poteva sospendere la partita. Gli arbitri non hanno questo potere, per casi del genere l'unico che può fermare le partite è l'incaricato del Ministero dell'Interno». Pensieri e parole del presidente dell'Aia Marcello Nicchi sui fatti di Busto Arsizio. Decisione del Comitato Esecutivo dell'Uefa del 2 luglio 2009: «In caso di espressioni e fenomeni di razzismo l'arbitro dovrà fare quanto segue: 1) sospende il gioco, fa annunciare dall'altoparlante che la partita non riprenderà fino a quando i cori e le intemperanze non cesseranno; 2) se il richiamo non ha effetto sospende l'incontro da 5 a 10 minuti mandando le squadre negli spogliatoi; 3) se la situazione non si modifica allora la partita viene definitivamente sospesa».

Delle due l'una: o Nicchi Marcello non legge le carte, giacenti da due anni, o non viene informato sulle stesse dai suoi collaboratori, giacenti anche essi da tempo. Oppure, come lui stesso afferma, siamo nelle mani dell'incaricato del Ministero dell'Interno. Non so che cosa sia più ridicolo. Ma è tutto molto, molto italiano.

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