"Sta per arrivare". I contatti nelle chat col "capitano" del peschereccio stracarico

Nave Peluso sta facendo rientro in Italia con al traino un peschereccio sovraccarico con 800 migranti. Dalle chat dei migranti: "Contatti con il capitano"

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Dalle prime ore di questa mattina, nelle pagine dei migranti circolava la notizia di un barcone con 800 migranti a bordo partito dalla Libia, pare giovedì. "Sta per arrivare", scriveva un uomo di origine libica che, stando ai suoi messaggi, si trovava a bordo del peschereccio recuperato alcuni giorni fa dalla nave Geo Barents. Per ore non si sono avute più notizie di questo enorme carico di migranti in arrivo sulle nostre coste ma poco dopo le 12 la notizia è stata confermata da Gianluca D'agostino Capo della centrale operativa della Guardia costiera, che a Rainews24 ha informato di un intervento sul posto della nave Peluso, che insieme a tre motovedette ha raggiunto il peschereccio. Delle 800 persone, 150 sono state portate a bordo degli assetti italiani mentre la nave sta trainando il motopesca.

L'uomo che per primo ha dato la notizia del barcone, a chi chiedeva conto circa le sue informazioni così precise sul peschereccio sul quale si trovano persone di sua conoscenza che non davano notizie, ha spiegato: "Contatti con capitano in arabo via Viral". L'interlocutore sembra essere particolarmente interessato alle sorti di quel barcone e, leggendo della presenza di un capitano, ha voluto capire qualcosa di più sulla sua figura: "Il capitano è davvero un capitano? O è stato fatto diventare capitano uno di quelli?". Un dubbio legittimo, considerando che molto spesso i trafficanti mettono al timone di queste grandi imbarcazioni persone senza esperienza, come si è dimostrato nel naufragio di Cutro.

Ma "l'informatore" sembra avere molte informazioni circa questo convoglio, infatti, poi, spiega: "Basta addestrarli prima, ci sono due capitani in una grande nave". Quindi, in Libia vengono effettuate delle sessioni di addestramento che permettono ai migranti di imparare, prsumibilmente in poco tempo, i rudimenti per condurre un peschereccio. Il che non dovrebbe nemmeno stupire, considerando che quello che viene loro richiesto è semplicemente seguire una rotta (che viene indicata sui satellitari) per raggiungere l'Italia, non l'Europa, visto che anche dal Mediterrano occidentale la destinazione è sempre il nostro Paese, nonostante la maggiore distanza rispetto alla Grecia, a Malta e a Cipro.

Saranno necessarie diverse ore alla nave Peluso per raggiungere le coste italiane con il suo traino, mentre in queste stesse ore la nave Diciotti è stata inviata a recuperare i migranti sul peschereccio che da ieri si trovava in acque Sar maltesi e che, nella notte, è

arrivato in acque Sar italiane e che viene definito dalle Ong in "imminente pericolo", nonostante Malta abbia effettuato una diversa valutazione e le stesse foto scattate dagli aerei non mostrino un mare particolarmente mosso.

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