RomaIntoppo imprevisto per il Grande fratello fiscale. L'invio dei dati relativi ai conti correnti dei contribuenti all'Agenzia delle entrate, che avrebbe dovuto incominciare alla fine di ottobre, è bloccato per problemi di scarsa sicurezza informatica. L'Autorità garante della privacy ha posto una serie di paletti che ha, di fatto, fermato l'operazione.
Intanto continuano i blitz della Guardia di finanza. Ieri le Fiamme gialle hanno setacciato i jet privati dell'aeroporto di Olbia, dove in estate transitano sceicchi, magnati e vip. I finanzieri hanno verificato la coerenza tra dichiarazione dei redditi e beni posseduti dai proprietari dei jet.
Ma quali erano le perplessità dell'authority sulla trasmissione dei dati bancari alle Entrate? Una su tutte. Il sistema informatico attraverso il quale sarebbero dovuti transitare dati estremamente sensibili non è sicuro. Non è cioè a prova di hacker. I pirati informatici non avrebbero difficoltà ad inserirsi nel canale Entratel, normalmente utilizzato dall'Agenzia. Secondo il Garante, i dati sensibili dovranno transitare su una corsia informatica indipendente, più sicura di quella attuale. Così, l'agenzia guidata da Attilio Befera ha incaricato la Sogei (la società informatica di casa) di mettere a punto un'autostrada a prova di pirata.
Previsto dal decreto «Salva Italia» varato dal governo Monti lo scorso autunno, il monitoraggio fiscale dei conti correnti bancari aveva suscitato molte polemiche. La lotta all'evasione giustifica l'intrusione del fisco nei risparmi degli italiani? La questione inevitabilmente ha finito per coinvolgere il Garante della privacy. E se il governo aveva sperato in un parere di routine, si è dovuto ricredere. L'ex presidente dell'Autorità, Francesco Pizzetti, ha preso la cosa sul serio, sollevando una serie di riserve che hanno ritardato l'entrata a regime dello strumento fiscale. In particolare, appunto, l'adeguatezza del sistema Entratel a sostenere l'impatto di una enormità di dati. In Italia operano 740 banche, con 33.600 sportelli. I conti correnti sono decine di milioni. È facile immaginare di quale portata dovrà essere il flusso di informazioni verso l'Agenzia delle entrate. Ed è altrettanto facile ipotizzare che qualche numero possa finire in mani sbagliate. Non che Pizzetti voglia porre limiti alla lotta all'evasione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.