Stop a viaggi e comizi: ecco come fermeranno il capo dell'opposizione

Continua l'assalto giudiziario. Basta comizi e incontri politici: così il Tribunale di Milano si prepara a fermare il capo dell'opposizione

Stop a viaggi e comizi: ecco come fermeranno il capo dell'opposizione

D a una parte ci sono qualche milione di italiani - grossomodo uno su cinque - che si ostinano a voler votare per Forza Italia. Dall'altra una italiana sola, un giovane magistrato milanese di nome Beatrice Crosti, in servizio presso il tribunale di sorveglianza. Tra una settimana, sarà questa signora a decidere in gran parte cosa quel 21,4 per cento di italiani potrà vedere e sapere dell'uomo politico che - a dispetto di ogni interdizione - continua ad essere il leader del loro partito. Eh sì, perché a decidere e a governare la quotidianità di Silvio Berlusconi sarà lei, la Crosti, cui è toccato in sorte di occuparsi dei condannati col cognome che comincia per B. Giovedì prossimo sarà lei, insieme al presidente Pasquale Nobile de Santis, a comporre insieme a due esperti non togati il collegio giudicante che dovrà decidere se mandare Berlusconi agli arresti domiciliari o in affidamento ai servizi sociali. E, qualunque sia la decisione, sarà poi lei a occuparsi in concreto di concedere o rifiutare tutte le deroghe che il condannato dovesse chiedere per continuare a svolgere la sua attività. D'altronde è possibile già adesso dipingere alcuni scenari in cui le esigenze del Berlusconi leader politico entreranno fatalmente in contrasto con gli obblighi del condannato.

MAI PIÙ DA VESPA

Impossibile per Berlusconi partecipare a talk show televisivi che sforino nella seconda serata: tra gli obblighi di chi è affidato ai servizi sociali, c'è quello di rientrare al proprio domicilio entro le 23. Se Berlusconi venisse sorpreso nello studio di Porta a Porta dopo quell'ora sarebbe immediatamente arrestato per evasione. In caso di affidamento ai servizi sociali potrebbe ricevere la troupe televisiva nella sua casa di Arcore, e da lì collegarsi. In caso di arresti domiciliari, invece, per ospitare i cameraman servirebbe un permesso speciale della dottoressa Crosti.

ALT AI COMIZI FUORI REGIONE

Alla campagna elettore per le Europee, Berlusconi potrebbe partecipare solo quando gli eventi si tengono a Milano, e al massimo in Lombardia. Le regole del tribunale di sorveglianza di Milano, un po' più elastiche di quelle di altri tribunali, prevedono che gli «affidati» possano muoversi liberamente per tutta la regione. Ma se il Cavaliere decidesse di tenere un comizio anche solo a Novara, per varcare il Ticino dovrebbe chiedere il permesso al giudice. E in questo caso a rendere difficile il via libera sarebbe paradossalmente il fatto che Berlusconi, proprio in quanto leader politico, continui ad essere considerato un obiettivo a rischio, e che i suoi spostamenti richiedano pertanto un imponente dispositivo di sicurezza. Anche di questo il giudice terrà conto.

PROIBITO INCONTRARE GRILLO

Della attività di Berlusconi in quanto leader, fanno sicuramente parte gli incontri con gli altri esponenti politici di rilievo. Un faccia a faccia del Cavaliere con Beppe Grillo non è per adesso nell'agenda di nessuno dei due, ma all'indomani dell'affidamento diverrebbe impossibile: tra i divieti c'è infatti quello di incontrare altri pregiudicati, e Grillo ha una condanna passata in giudicato per omicidio colposo.

BASTA SUMMIT A VILLA CERTOSA

Con l'avvicinarsi dell'estate, in teoria Berlusconi potrebbe chiedere di spostare la sua residenza provvisoriamente in qualche località meno afosa di Arcore, come la villa in Costa Smeralda.

Ma ben difficilmente il giudice gli direbbe di sì. E a quel punto diverrebbero impossibili anche gli incontri estivi con i big della terra, da Bush a Putin, che sono stati spesso ospiti del Cavaliere nella residenza in Sardegna.

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