C'è il consumo di alcol dietro gli incidenti stradali che in questi giorni hanno falciato la vita di due persone.
L'ultimo caso in ordine di tempo è quello relativo a un trentatreenne bresciano travolto in moto due giorni fa. Il giovane stava facendo una gita con la sua ragazza sulla provinciale verso Salò, quando un furgone proveniente dalla direzione opposta ha invaso la corsia e ha colpito in pieno la sua Aprilia. Dall'etilometro è risultato che il conducente aveva nel sangue un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite. Il trentatreenne è morto ieri - il giorno del suo compleanno - presso la clinica Poliambulanza di Brescia.
Due giorni fa, l'alcol - unito all'inesperienza al volante - ha ucciso anche una diciottenne trevigiana, Nicole Bergamo, mentre viaggiava insieme ad altri sei coetanei su un'auto finita contro un albero a Jesolo. Il gruppo è salito su una Lancia Musa, anche se l'auto è omologata per trasportare cinque persone: la vettura non ha percorso nemmeno 300 metri e si è schiantata contro un albero, per poi finire in un fossato.
Il conducente, anche lui diciottenne, aveva la patente da appena due settimane e un tasso alcolemico nel sangue di 0,9 grammi per litro.
Si attendono invece i risultati delle analisi cliniche relative all'automobilista che ieri ha travolto tre scooter provocando la morte di due quindicenni a Agrigento. Dagli esami si accerterà se avesse assunto alcol o droga.
Un altro ragazzo che si trovava con loro a causa delle gravi ferite è stato trasferito, in elisoccorso, al Policlino di Palermo.
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