È stato il crollo di un ponteggio nella batteria numero 9 della cokeria - una di quelle oggetto del caso giudiziario e del risanamento ambientale - a causare la morte, all'alba di ieri, di Ciro Moccia, operaio 42enne dell'Ilva di Taranto. Il collega Antonio Liti è rimasto ferito in modo grave. I due erano intenti a fare alcune operazioni di manutenzione, ha fatto sapere l'azienda, che ha sospeso tutte le attività nello stabilimento in segno di cordoglio. L'incidente fa aumentare il numero degli infortuni all'Ilva che, secondo l'Inail, negli ultimi anni era nettamente diminuito: quella di ieri è la terza vittima in pochi mesi, come hanno sottolineato il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli.
Oggi scadono due procedure di cassa integrazione: quella ordinaria per crisi di mercato e quella in deroga, che riguarda 1100 operai. Sul fronte sicurezza a chiedere più garanzie da parte dell'azienda è anche il ministro Corrado Clini, per cui «il risanamento non può essere segnato da altre morti sul lavoro»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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