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Il centrosinistra tiene la Toscana. Giani riconfermato, affluenza al minimo storico

Il presidente uscente di Regione, candidato del centrosinistra, ottiene il bis da governatore col 54% a discapito del sindaco di Pistoia, sostenuto da tutto il centrodestra: ci sono circa 13 punti di distanza tra i due

Il centrosinistra tiene la Toscana. Giani riconfermato, affluenza al minimo storico
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Eugenio Giani si riconferma presidente della Regione Toscana. Dopo Marche e Calabria, il trittico consecutivo delle elezioni regionali di questo inizio autunno si è concluso infatti proprio con l'appuntamento in Centro Italia, in attesa del rush finale alle urne nel 2025 grazie al mini Election Day del 23 e 24 novembre in Veneto, Campania e Puglia.

Per la guida della sede di "Palazzo Strozzi Sacrati" si sfidavano il candidato di centrosinistra, nonché governatore uscente dell'ente territoriale, e l'esponente del centrodestra Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. Nella roccaforte rossa per eccellenza, dopo le 3.922 sezioni scrutinate complessive il responso è chiaro e netto: il presidente della Giunta toscana rieletto viene dato al 53,9% dei voti, sostenuto non solo da Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra e il gruppo renziano, come era già successo nel settembre 2020, ma anche dal Movimento 5 Stelle, che pure è sempre rimasto saldamente all'opposizione di Giani durante tutta l'ultima consiliatura. Il primo cittadino pistoiese, appoggiato dalla tradizionale coalizione composta da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, si ferma al 40,9%. La candidata presidente di "Toscana Rossa", Antonella Bundu, è al 5,1%. Crolla l'affluenza rispetto a 5 anni fa: 47,7% contro il 62,6% dell'ultimo appuntamento elettorale regionale. Si tratta del minimo storico in Toscana.

Andando nel dettaglio delle varie liste presenti sulle schede elettorali, il Partito Democratico è il movimento più votato con il 34,4%, seguito dal boom di Fratelli d'Italia al 26,7%. Per quanto riguarda la coalizione di centrosinistra, c'è il buon risultato della lista civica per Giani Casa Riformista, con l'8,8%, alle cui spalle finiscono Alleanza Verdi-Sinistra col 7% e il Movimento 5 Stelle col 4,3%. Nel centrodestra Forza Italia effettua il sorpasso sulla Lega: 6,1% contro il 4,3%. La lista personale di Tomasi finisce al 2,3%, mentre Noi Moderati termina all'1,1%. "Sono emozionato. Grazie Toscana", scrive sui propri profili social Giani, il quale ha postato la foto che lo ritrae in piazza Strozzi per il comizio venerdì scorso mentre sventola una bandiera. "Per me è una straordinaria soddisfazione, vi ringrazio tutti. Ritengo che questo risultato indichi una Toscana che decide con autonomia, col suo cervello e con i valori che questa regione esprime: libertà, democrazia e valori di giustizia sociale".

"Congratulazioni a Eugenio Giani per la vittoria delle elezioni regionali in Toscana e auguri di buon lavoro. Un sentito ringraziamento ad Alessandro Tomasi e a tutta la coalizione del centrodestra per la dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa", dichiara Giorgia Meloni. La segretaria del Pd, Elly Schlein, fa i complimenti all'esponente di sinistra per il suo secondo mandato e posta un video che ritrae il suo arrivo a Firenze e l'abbraccio con il candidato vincente: "Ringrazio tutta la coalizione progressista". Più sibillino invece il messaggio di Pina Picierno, che se la prende (seppur indirettamente) contro i grillini: "Il risultato della Toscana è bello e largo. Come nei precedenti appuntamenti elettorali che hanno riguardato altre regioni, viene premiata soprattutto la capacità di governo regionale dei precedenti cinque anni - dichiara la vicepresidente del Parlamento europeo -. La candidatura del nostro Eugenio Giani è stata la scelta migliore, ingiustamente sottoposta ai raggi X da forze che hanno pesato poco nelle scelte elettorali dei toscani. Il Pd si conferma guida necessaria per l'alternativa".

"Lo rifarei? Assolutamente sì, perché io diffido di chi parla stando seduto comodo sulla poltrona di casa. Eccome se lo rifarei, sono entusiasta di questa battaglia - ha dichiarato a caldo Tomasi dopo avere perso la sfida a presidente della Regione Toscana -. Sapevo che era una battaglia difficilissima, complessa, molto breve e molto intensa con avversari tosti in una regione difficile. Non è un caso che trovino un laboratorio politico per sfidare Giorgia Meloni, ma a mio avviso stanno insieme per il potere e non per le idee". Il sindaco di Pistoia ha intenzione di lasciare la propria carica istituzionale per entrare nel Consiglio regionale della Toscana come guida del centrodestra all'opposizione. "Questa è la mia intenzione, adesso ne parleremo con tutti gli alleati.

La strada più semplice era quella di rimanere sindaco fino al 2027 e pretendere magari qualche listino bloccato. Ma non è il mio modo di fare, non è la mia vita politica: lo devo alla mia comunità, lo devo alla mia storia e ci abbiamo provato".

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