
Urne chiuse in tutti i seggi delle Marche. Dalle ore 15 di oggi, lunedì 29 settembre, è iniziato subito lo spoglio delle schede delle elezioni regionali che decreterà il nome del presidente della Giunta locale per i prossimi cinque anni: sarà ancora Francesco Acquaroli il governatore oppure gli succederà Matteo Ricci? Lo scrutinio determinerà anche la composizione del nuovo Consiglio regionale, composto da 30 nuovi membri eletti tra 526 i candidati distribuiti in 16 liste a sostegno dei sei complessivi aspiranti a presidenti di regione. Alle urne sono chiamati 1.325.689 elettori (+1,2% rispetto al 2020) in 1.572 sezioni, di cui 14 ospedalieri: l'affluenza definitiva è stata del 50,01% contro il 59,75% del settembre 2020.
I primissimi exit poll di Swg per il TgLa7, usciti subito dopo lo scoccare delle 3 del pomeriggio, danno il governatore uscente avanti di quattro punti percentuali: il centrodestra di Acquaroli è infatti accreditato di una forchetta tra 49% e il 53% contro un margine tra 45% e il 49% ottenuto dal centrosinistra di Ricci. Le proiezioni hanno poi consolidato il vantaggio della coalizione che governa a livello nazionale. Il primo, ex sindaco di Potenza Picena, sostenuto da Fratelli d'Italia - partito di cui fa parte - Forza Italia e Lega, vola al 52,2%; mentre il secondo, ex primo cittadino di Pesaro, appoggiato dal suo Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, si ferma al 44,5%. La candidata del Partito Comunista Italiano, Lidia Mangani, verrebbe invece accreditata tra l'1% e il 2%.
Venendo invece ai risultati dei singoli partiti, sempre secondo le proiezioni, ci sarebbero i seguenti punteggi percentuali. Nel centrodestra Fratelli d'Italia è al 24,1%, Forza Italia al 9%, Lega all'8,7%, Udc all'1,8%, per un totale della coalizione sul 54,3%.
Per quanto riguarda il centrosinistra, il Partito Democratico veleggia sul 20%, la lista civica Ricci al 6,7%, il Movimento 5 Stelle al 5,8%, Alleanza Verdi-Sinistra al 4,4%, per un alleanza progressista che raggiunge il 42,5%.