diPreso a calci e pugni per mille euro. Rapinato persino della sporta, l'anziano prova a inseguire e bloccare gli aggressori ma viene stroncato da un infarto e muore. È accaduto tutto in pochi minuti, l'altra mattina, a Lentini in provincia di Siracusa. È giovedì, Sebastiano Caniglia, 80 anni, ritira la pensione nell'ufficio postale di zona, in via Trevi. Poco più di mille euro che gli servono per affrontare il mese: la pigione, le medicine che, alla sua età, non mancano mai. Eppoi c'è la spesa da fare, come ogni settimana, nel vicino mercato ortofrutticolo di via dello Stadio.
Sebastiano non si rende conto che viene «filato» da tre poco di buono, di quelli che nei mercati ci sono sempre, perennemente, furtivamente pronti a infilare le mani nella borsa delle massaie. Il gruppo di delinquenti deve aver adocchiato l'ottantenne mentre apre il portafogli per pagare il fruttivendolo e decide di seguirlo. Sono poche decine di metri. Sebastiano non si accorge di nulla. Improvvisamente la malparata.
Lo bloccano in un momento in cui non passa anima viva. «Dacci tutti soldi o ti ammazziamo di botte» è la minaccia. Sebastiano non molla, quelli neppure. Sono istanti terribili, di una violenza inaudita. Il pensionato cerca di resistere come può ma viene letteralmente investito da una scarica di pugni. Una ferocia cieca: una volta a terra calci a più non posso. La banda di criminali ha già afferrato denaro e documenti nel portafogli. Prima di darsela a gambe levate i tre gli strappano dalle mani persino la sporta con pane, frutta, carne.
L'uomo tenta un'ultima disperata difesa delle sue cose. Inutilmente. Quando Sebastiano si rialza i balordi sono a pochi metri di distanza, si stanno allontanando ma senza nemmeno tanta fretta. Magari se la ridono pensando al «colpo» appena messo a segno: come «rubare le caramelle a un picciriddu». Sebastiano barcolla ma tenta ugualmente di reagire, di raggiungerli. Quello che gli hanno rubato, per lui, vale più della vita stessa. Fa un centinaio di metri appena con un solo pensiero che lo assilla: recuperare la «roba sua». Ma non riesce ad andare oltre: il cuore, a dir poco provato per l'accaduto, si ferma.
Il vecchietto si appoggia a un muro, perde i sensi e si accascia a terra battendo la testa. I primi ad accorrere in suo aiuto sono degli agenti della polizia municipale. Mentre uno dei due vigili soccorre Caniglia telefonando al 118, l'altro prova a inseguire i banditi. Ma i tre, a quel punto, sono già lontani. L'ambulanza arriva in fretta, carica il paziente e si precipita verso l'ospedale della cittadina. Quando il poveretto arriva davanti al Dipartimento di Emergenza non respira più. «Decesso per arresto cardiocircolatorio» la causa della morte. In attesa degli esami autoptici, disposti dal magistrato titolare dell'indagine, scatta una caccia agli aggressori senza precedenti. La polizia di Lentini e la squadra mobile di Siracusa sono alla ricerca di testimonianze, persone che avrebbero visto il volto dei malviventi.
«Stiamo anche valutando le riprese di alcune telecamere piazzate sulle strade adiacenti» chiosano gli inquirenti sperando di trovare anche un solo elemento, magari sufficiente a inchiodare i rapinatori alle loro responsabilità.
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