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Tre Ong partite verso la Libia. Ma arrivano i primi sequestri

Su 100mila migranti, 86mila non scappano da guerre.

Tre Ong partite verso la Libia. Ma arrivano i primi sequestri

Dei 101.127 migranti sbarcati in Italia da gennaio, il grosso viene dalla Libia, ma oltre 30mila sono partiti dalla Tunisia ed è in aumento anche il flusso dalla rotta più lunga del Mediterraneo orientale. E oltre 86mila non scappano da paesi in guerra. Se poi non esistesse la tanto vituperata Guarda costiera libica, sarebbero arrivati da noi 22.216 migranti in più. Fra le Ong del mare, la parte del leone spetta a Medici senza frontiere, che ha portato nel nostro paese quasi 4mila migranti. Dalla Libia sono partiti, ingrassando i trafficanti, 73.173 persone fino al 20 dicembre, ma la Guardia costiera di Tripoli ha intercettato il 30% del flusso. Proprio in questi giorni natalizi sarebbero in arrivo sulle coste libiche tre navi di Ong: la Ocean Viking, la Geo Barents e la Aurora Sar. Ieri sono sbarcati a Livorno i 108 migranti recuperati da Sea Eye 4, la nave dei talebani dell'accoglienza tedeschi. Le Ong del mare comunque protestano: «L'assegnazione veloce di un porto lontano ha un prezzo. La volontà politica è di tenere le navi lontane dai soccorsi il più a lungo possibile». L'obbligo di sbarcare i migranti, subito dopo il primo recupero, è contenuto nel decreto sull'immigrazione illegale che sarà varato in gennaio. La tattica del Viminale di assegnare un porto lontano serve ad allungare i tempi di viaggio e aumentare i costi delle Ong. Un rapporto elenca le 15 navi di 12 Ong, tutte straniere, a parte Mediterranea Saving human, che ha ancora problemi con un'inchiesta giudiziaria a Ragusa. Altre tre unità navali sono già operative come Life support o si stanno preparando in cantiere per il 2023 nel caso della super ammiraglia Sea Watch 5 a Flensburg, in Germania e la più piccola Sea Punk a Buriana, una specie di «Tortuga» spagnola delle Ong.Sulla flotta di 18 navi ben 12 sono state messe in mare con costi minimi di 1 milione di euro da Organizzazioni non governative tedesche. Quest'anno Msf ha fatto sbarcare in Italia 3844 migranti, fino al 7 dicembre, con la nave Geo Barents, che batte bandiera norvegese. Ocean Viking, dei francesi di Sos Mediterranee, è al secondo posto con 2387 migranti illegali. Poi arrivano i tedeschi di Sea Watch che con due navi hanno recuperato 1815 persone. Humanity 1, la nave sponsorizzata dalle chiese tedesche, supera anche i mille, ma di poco. In tutto le Ong hanno trasportato oltre 11mila persone. Le partenze sono aumentate pure dalla Tunisia con 30.261 migranti illegali. Fra il 21 e 22 dicembre la Guardia costiera tunisina ha recuperato 218 persone riportandole a terra. Dall'Algeria sono sbarcati in Italia 1.271 migranti, fino al 20 dicembre, ma un'ulteriore, forte impennata, è stata registrata sulla rotta dal Mediterraneo orientale. Soprattutto dalla Turchia e dal Libano sono partiti e arrivati in Italia 17.585 migranti da gennaio. Oltre 86mila persone sbarcate da noi, a cominciare da egiziani, tunisini e cittadini del Bangladesh non scappano da paesi in guerra. La Procura di Ragusa non molla la presa su Mare Jonio, la nave di Luca Casarini e soci di estrema sinistra. Il Gip ha convalidato il sequestro preventivo di 125mila euro alla società Idra social shipping, armatrice di Mare Jonio, della Ong Mediterranea Saving Humans. La somma era stata versata dagli armatori danesi della motonave Maersk Etienne per trasferire 27 migranti a Pozzallo. L'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, reato aggravato dallo scopo di profitto.

Casarini si è sempre professato innocente, ma una fonte del Giornale conferma che «sono state trovate le prove documentali del previo accordo con la società danese e non solo».

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