Lollobrigida, il ritardo e lo stop al treno: è polemica. Ma lo staff: "Era necessario"

Il ministro avrebbe usufruito di una fermata ad hoc a causa di un forte ritardo. Dopo le polemiche, la precisazione del titolare dell'Agricoltura: "Fermata straordinaria fruibile per tutti"

Lollobrigida, il ritardo e lo stop al treno: è polemica. Ma lo staff: "Era necessario"
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Una fermata ad hoc perché il treno in ritardo: scoppia il caso Lollobrigida. Secondo quanto ricostruito dal Fatto Quotidiano, martedì il ministro dell'Agricoltura avrebbe fatto fermare il Frecciarossa Torino-Salerno in ritardo e ottenuto di scendere in una fermata straordinaria a Ciampino, pochi chilometri a sud di Roma. Una problematica legata a un guasto sulla tratta da Roma e Napoli che ha causato ritardi a cascata su tutta la rete. Tra le varie polemiche strumentali della sinistra, lo stesso Lollobrigida ha tenuto a fare chiarezza sulla vicenda:"Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato. La fermata di Ciampino non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e fruibile per tutti i passeggeri".

Lollobrigida era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l'inaugurazione del nuovo parco urbano. Successivamente, il ritorno a Roma per registrare il suo intervento alla trasmissione "Avanti Popolo" di Nunzia De Girolamo. Il Frecciarossa partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, ha accumulato un ritardo di 111 minuti: il ministro dell'Agricoltura è salito su quel convoglio a Roma Termini, intorno alle ore 12.00. "In pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte", la ricostruzione del politico:"Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato". Lollobrigida ha confermato di aver poi continuato con l'auto di servizio.

Complice il malfunzionamento, Rfi ha dunque autorizzato il capotreno a una fermata straordinaria a Ciampino, dove Lollobrigida ha preso l'auto blu verso il comune campano. Fonti vicine al ministro hanno sottolineato che “l’assenza del governo (a Caivano, ndr) sarebbe stata una delusione sia per le tante persone presenti che attendevano l’inizio dell’evento, soprattutto per bambini e studenti accorsi sotto la pioggia nella scuola e al parco, sia per le istituzioni. Il treno purtroppo aveva circa 100 minuti di ritardo. Per non deludere i cittadini e per rispettare l’impegno preso con la comunità di Caivano, il ministro sarebbe andato perfino a piedi”.

Complici le polemiche, Trenitalia ha tenuto a fare chiarezza sulla vicenda in una nota: "La fermata a Ciampino non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l'azienda". "Il treno si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola"."Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo,per poter far fronte a impegni istituzionali", si legge ancora nella nota. Trenitalia ha ricordato inoltre che le motivazioni per cui un treno effettua una fermata straordinaria sono diverse, dall'intervento del 118 alla presenza a bordo treno di viaggiatori intemperanti o casi di ordine pubblico.

Come ampiamente anticipato, la vicenda ha scatenato il dibattito in rete e l'opposizione ha colto la palla al balzo: dal Partito democratico al Movimento 5 Stelle, passando per l'alleanza Verdi-Sinistra e +Europa, la sinistra ha puntato il dito contro il comportamento "ingiustificabile" del ministro."Un segnale devastante della politica ai cittadini in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue", il j'accuse del leader grillino Giuseppe Conte. Diverse le richieste di un passo indietro. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha parlato di"un abuso di potere senza precedenti": "I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini".

La maggioranza si è schierata con Lollobrigida. Tranchant il capogruppo alla Camera Tommaso Foti: “Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un'alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sanno più a cosa aggrapparsi".

L'esponiente meloniano ha aggiunto:"E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare 'l'Air Force Renzì tutto per lui. Solidarietà al ministro Lollobrigida".

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