
Pasquale Tridico è il candidato alla presidenza alla Calabria per il centrosinistra da pochi giorni, ma le prime gaffe non tardano ad arrivare. Il video dell'ultimo strafalcione dell'europarlamentare ha già fatto il giro del web. Ieri in rete è comparso lo spezzone di un video social nel quale si sente Tridico dire ad alta voce "A Polistena, a Bagnaro Calabro...". Un modo per elencare le piccole realtà in cui ogni volto potrebbe risultare decisivo per la sua elezione. Ma la gaffe è sempre dietro l'angolo. Il motivo è presto detto: la città in provincia di Reggio Calabria, o meglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in realtà si chiama Bagnara Calabra e non Bagnaro Calabro. Uno strafalcione da penna rossa e bocciatura istantanea.
Ma non è la prima volta che il candidato del campo largo cade in queste trappole. Solo pochi giorni fa, infatti, ha detto di essere in grado di parlare i dialetti di tutte le tre province calabresi. Peccato che le province siano cinque. L'accusa di non conoscere il territorio in cui si candida, ora, è sempre più fondata.
Nei giorni scorsi la sinistra ha deciso di affidarsi all'Europarlamentare ed ex presidente dell'Inps per le regionali del 5 e 6 ottobre ufficializzando - sabato scorso - la sua candidatura alla presidenza della Calabria, sostenuto da una larga coalizione composta da 11 partiti tra cui: il M5S, il Partito Democratico, Italia Viva e
Alleanza Verdi e Sinistra. Carlo Calenda ha invece detto che il suo partito, Azione, non farà parte della coalizione. Per il centrodestra il candidato è Roberto Occhiuto, di Forza Italia.