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“Truppe cammellate…”. Botta e risposta Azione-Pd sulle elezioni di Milano nel 2027

Carlo Calenda accusa Majorino di chiedere le primarie solo perché convinto di vincerle e Nahum ricorda che le Regionali nel 2022 non furono animate dal confronto interno al Pd

“Truppe cammellate…”. Botta e risposta Azione-Pd sulle elezioni di Milano nel 2027
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Le elezioni per rinnovare il Consiglio comunale di Milano saranno tra circa due anni o poco meno ma i partiti si stanno già muovendo per trovare i propri candidati. Quella di Palazzo Marino è una partita troppo importante e la posta in palio è troppo ghiotta per i partiti, motivo per il quale sono iniziati i primi movimenti propedeutici che, nel centrosinistra, hanno portato anche ai primi scontri. Ad alzare la posta è stato Carlo Calenda, segretario di Azione, che ha aperto lo scontro con Pierfrancesco Majorino che, a suo dire, "propone le primarie perché le vince e governa il corpaccione del Pd. Va benissimo".

Ma secondo Calenda per il capoluogo lombardo serve "una figura che raccolga più delle truppe cammellate del Pd se uno vuole vincere. Perché Milano è a rischio e la percezione di insicurezza è molto forte. E la sicurezza è ciò che domina tutto quanto". Il segretario di Azione sostiene che il suo partito sia pronto a fare la sua parte per Milano ma accusa il Pd di aver messo un "veto su questo". Dal canto suo, però, Majorino si difende e sostiene che Calenda sia in errore nell'attaccare le primarie che, secondo lui, "hanno sempre dato tanto a Milano" e "sono quel che ci serve perché liberano il confronto sulle idee e sulle persone. La nostra città ne ha poi un particolare bisogno. Proprio oggi. Vanno infatti coinvolte di più migliaia di persone che hanno creduto e credono nel centrosinistra e che sono innamorate di Milano".

Le primarie, ha dichiarato ancora Majorino in un lungo post social, sono "sono l'opportunità per affrontare sul piano delle idee (mi viene da dire: ancora prima che su quello delle persone o degli schemi sulle alleanze) il futuro della città. Cosa vogliamo fare sui grandi temi del diritto alla Casa, dell'urbanistica, della mobilità, del lavoro? E potrei proseguire. Insomma: non facciamo i politici che se la cantano e se la suonano da soli. Coinvolgiamo tutta la Milano possibile guardando al futuro". Majorino continua a difendere la una idea di primarie ma a riportare il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale alla realtà ci ha pensato Daniele Nahum: "Ditemi quali sono state le esperienze politiche più emozionanti che avete vissuto negli ultimi anni. Parto io? Le primarie in Regione Lombardia nel novembre del 2022".

Il Consigliere del Comune di Milano, eletto col Pd e poi fuoriuscito, con un certo sarcasmo ha voluto inserirsi nella polemica ricordando che quando è Majorino è stato candidato come presidente della Regione Lombardia per sfidare Attilio Fontana non ci furono primarie, non ci furono confronti aperti, ma la sua fu una candidatura imposta dal partito dopo confronti interni.

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