Tutti da Flavia stasera

Si sentono migliori degli altri solo perché sanno di essere peggiori di tutti

Tutti da Flavia stasera
00:00 00:00

Oggi, con la spiccata predisposizione al conflitto di interessi che ci è propria, vogliamo dedicare il nostro spazio a una faccenda personale. E non ce ne scusiamo con gli interessati.

Era interessante, ieri, vedere come la stampa trattava la morte di Luca Beatrice, critico d'arte che è stato a lungo firma del Giornale e poi di Libero; e amico di chi scrive. Ed è stato bello scoprire che dal manifesto al Corriere, da Repubblica a Sky, tutti gli hanno dedicato le parole giuste. Chapeau. Che per Luca Beatrice era un elegante berretto di lana.

Poi, però, il brutto refuso capita sempre. E purtroppo è capitato a Stampa e regime su Radio Radicale, che sa essere la migliore o la peggiore delle rassegne stampe, a seconda di chi la conduce. Ma ieri conduceva la giornalista sbagliata. Una embedded al Pd, in prestito da La7 - una tutta faccette e battutine, una di quelle figurine della sinistra da terrazza romana, Tutti da Flavia sabato sera, ma il nome forse era un altro la quale, con più spocchia che voglia, ha accennato a Luca Beatrice, «una figura, ehmmm... diciamo... a destra culturalmente accreditata... ecco sì, possiamo definirla così». E certo che possiamo! Perché secondo te a sinistra non lo era... Anzi per te non era neanche un intellettuale, parola di cui non è degno.

Del resto, si sa, «intellettuale di destra» è una contraddizione. O è di sinistra, o non è.

Aveva ragione Luca Beatrice, uno che faceva bene a non avere mai una parola buona per nessuno. Si sentono migliori degli altri solo perché sanno di essere peggiori di tutti.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica