"Uccisa dal patriarcato...". Delirio di Ilaria Salis su Pamela Genini

L'europarlamentare di Avs ha voluto esprimersi sull'assassinio della modella, scrivendo sui social dichiarazioni che fanno discutere

"Uccisa dal patriarcato...". Delirio di Ilaria Salis su Pamela Genini
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L’omicidio di Pamela Genini, 29 anni, uccisa con un coltello a serramanico nella propria abitazione alla periferia di Milano, nella serata di martedì 14 ottobre, ha sconvolto tutta l’Italia. Anche la politica ha avviato una riflessione nel merito e l’intero arco parlamentare ha denunciate l’ennesimo episodio tragico e gravissimo di femminicidio. Mente resta in carcere Gianluca Soncin, il 52enne originario di Biella ma residente a Cervia, accusato dell'omicidio, l’euro parlamentare Ilaria Salis ha voluto esprime una sua opinione nel merito. Una frase che farà discutere e alimenterà una discussione che, soprattutto all’interno del nostro Parlamento, negli ultimi anni si è fatta sempre più aspra. Il patriarcato uccide. E la sua morte ci addolora, ci sconvolge, ci fa provare immensa rabbia. Per smantellare questa maledetta struttura sociale che perpetua il potere degli uomini su di noi, serve approfondire la rivoluzione culturale avviata dalle lotte delle donne in tutto il mondo, e consolidarne gli avanzamenti”, ha esordito parlando proprio del caso di Pamela Genini. La storia è drammatica e, forse, queste parole non fanno altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco

Poi, a stretto giro, l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ha continuato nel suo ragionamento. “Occorre anzitutto educazione, welfare ed eguaglianza economica: solo così potremo costruire una società dove le donne siano libere e sicure, mai più subordinate al dominio maschile”, ha chiosato nel merito. Non è la prima volta che un'uscita pubblica di Ilaria Salis divide molto gli opinionisti e i cittadini italiani.

Sul caso della strage di Castel d'Azzano, dove tre carabinieri hanno perso la vita, la parlamentare europea ha scatenato le polemiche per avere accusato lo Stato di essere co-responsabile. Salvo poi scusarsi e correggere il tiro.

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