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"Dillo alla Schlein","Fatti una camomilla". Rissa tv Cerno-Picierno

Sul caso Salis scintille nel talk di La7. L'europarlamentare dem attacca Cerno: "Prenditi una camomilla". Secca la replica del direttore del Tempo: "Vallo dire alla tua segretaria di partito"

screen da L'Aria che tira / La7
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"Dillo alla Schlein","Fatti una camomilla". Rissa tv Cerno-Picierno

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Il processo a Ilaria Salis in Ungheria e, contemporaneamente, il dossier liste per le prossime elezioni europee, fanno esplodere il dibattito su La7. Il tavolo dell’Aria che tira, il talk condotto dal giornalista David Parenzo, diventa un ring politico senza precedenti. Partendo dal lato destro troviamo Tommaso Cerno, ex Pd ora direttore del Tempo. Dall’altro lato Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo a caccia di una riconferma a Bruxelles.

Al centro dello scontro verbale c’è il processo a Ilaria Salis, la donna che da tredici mesi si trova in detenzione preventiva accusata di due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra e di far parte di un'associazione criminale. La decisione del tribunale di non concedere i domiciliari alla giovane militante è il pretesto perfetto per una giostra di accuse incrociate."Non è in alcun modo accettabile un paragone tra lo Stato di diritto del nostro Paese, pur con tutti i limiti che conosciamo e le difficoltà che ci sono nelle carceri italiane, con quello che accade in Ungheria”, attacca l'europarlamentare dem. E aggiunge:“L’Ungheria che è oggetto di procedure di infrazione da parte della Commissione europea, e lo dico a Cerno, poi prendo atto del suo nuovo corso antieuropeista...".

Il direttore del Tempo allora non ci sta e passa al contrattacco. In riferimento all’Ungheria spiega: "Non è antieuropeista – prende la la parola Cerno - è anti-bugie. Le vostre scartoffie non servono a niente, l'Europa è piena di carte che non servono a niente, voi fate procedure di infrazione ma a nessuno interessano, questa è la verità". Da qui lo scontro si accende. La dem Picierno si difende: "Il dato di realtà è che il processo di allargamento - se poi ne vogliamo parlare seriamente senza le interruzioni continue di Cerno che rendono davvero difficile argomentare - è stato uno strumento fondamentale soprattutto a est, perché è stato esso stesso uno strumento di difesa e lo vediamo esattamente nel corso di questi mesi”. E conclude: “Quello che è successo in Ucraina, cioè l'invasione criminale della Russia di Putin ai danni di Kiev, sarebbe stato impossibile farlo accadere in una qualsiasi delle capitali che sono state incluse nel nostro processo di allargamento".

È un punto di non ritorno. Tommaso Cerno replica al ragionamento quantomeno contorto dell’esponente Pd e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. "Vabbè allora se ammettevi anche la Russia non succedeva l'invasione, ma che discorsi fai? Ma cosa c'entra il processo della Salis con la guerra in Ucraina?. Secca la replica della parlamentare democratica: "Prenditi una camomilla, un calmante, e fai parlare pure gli altri". Niente da fare. Il giornalista, incalzato più volte dall’esponente del Pd, sbotta e tira in ballo Elly Schlein. "Intanto non si capisce perché quando parli tu si parla 'seriamente', quando parlano gli altri non si parla 'seriamente’.

Il tuo 'seriamente' lo vai a dire alla tua segretaria di partito", conclude Cerno.

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