"Dice cose aberranti". L'attacco di Forza Italia Giovani a Vannacci

Simone Leoni, futuro leader di Forza Italia Giovani, dal palco del congresso, attacca duramente il generale Roberto Vannacci per le sue posizioni politiche

"Dice cose aberranti". L'attacco di Forza Italia Giovani a Vannacci
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"Vergogna, vergogna". Simone Leoni, futuro leader di Forza Italia Giovani, dal palco del congresso, attacca duramente il generale Roberto Vannacci, oggi eurodeputato e vicesegretario nazionale della Lega.

Vannacci, per il giovane esponente azzurro, sarebbe un "personaggio sconnesso dai tempi" e che si affida a semplici "aberrazioni" solo per guadagnare "un voto in più". Secondo Leoni si tratta di "personaggi che invece di adottare un approccio inclusivo, ne adottano uno escludente". E ancora: "Persone che invece che essere generali a capo di un’armata del bene verso il prossimo scelgono di essere generali della codardia e della discordia per mero calcolo politico". Dal palco del Palazzo congressi all’Eur, Leoni, di fronte a migliaia di militanti azzurri che lo applaudono, non si ferma, ma anzi rilancia: "Persone che nel 2025, pur di avere un voto in più, di finire sul giornale una volta in più o di vendere un libro in più, dicono che i bambini disabili vanno separati dagli altri, dicono che chi ha la pelle nera non è italiano, dicono che chi è gay non è normale". Affermazioni di cui Vannacci "si dovrebbe vergognare", consapevole del fatto che "per ognuna di queste aberrazioni, c’è gente che sta male, che soffre. Ci sono nostri coetanei che arrivano a togliersi la vita". Sul tema della cittadinanza, Leoni rilancia lo Ius Scholae: "Un ragazzo che studia qui, che si sente parte delle nostre istituzioni e ama il tricolore allora è un nostro fratello. E merita la cittadinanza italiana".

Leoni, poi, si è rivolto ai giovani che ancora puntano su Forza Italia e "a chi non ha mai mollato". E ancora: "A chi non ha mai smesso di credere in questa comunità, in questa bandiera e in un sogno nato nel 1994 grazie a un visionario di nome Silvio Berlusconi a cui oggi dedichiamo questo congresso e che ci guarda dall'alto". Poi ha aggiunto: "Oggi siamo qui per scrivere insieme un nuovo capitolo della stessa ed entusiasmante storia. Questo movimento non è solo una comunità politica. È prima di tutto una casa. Una famiglia. Una scuola di vita. Noi siamo quelli che non hanno mai mollato. Siamo quelli che nonostante l'Italia non sia un Paese per giovani hanno deciso di restare e di lottare non solo per il proprio futuro ma anche per quello dei propri coetanei, anche per chi oggi non lotta, anche per chi oggi purtroppo si è arreso". E, infine, ha concluso: "Noi dobbiamo rappresentare l'avanguardia di una generazione, la nostra, che deve tornare a sognare, a pensare in grande ma soprattutto più di ogni altra cosa - una generazione che deve tornare a credere in sè stessa. A credere che ognuno di noi - a suo modo - è unico. E che ognuno di noi - se crede nelle proprie capacità - come disse Giovanni Paolo II può prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro", ha concluso.

A stretto giro arriva la replica della Lega, con il deputato e coordinatore federale della Lega Giovani, Luca Toccalini, che in una nota scrive: "Spiacciono gli attacchi di Simone Leoni a Roberto Vannacci, soprattutto perché arrivano da un esponente del giovanile di un partito che si muove nel solco di un uomo come Silvio Berlusconi, che ha fatto del

rispetto e dell'unità la sua forza. Leoni lasci perdere gli insulti agli alleati, e si concentri sulle tante battaglie comuni a tutto il centrodestra italiano che il loro ospite d'onore di oggi, Fedez, ha denigrato da sempre".

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