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Vendola: "Io gay a Roma ho paura di uscire"

Il leader Sel accusa il sindaco: "Ha sdoganato i gruppi dediti all'igiene del mondo". La replica: "Offende Roma"

Vendola: "Io gay a Roma ho paura di uscire"

"Non posso uscire di casa". La denuncia di Nichi Vendola è politica ma anche personale. E ha un obiettivo preciso: Gianni Alemanno, reo di aver sdoganato i gruppi dediti all'igiene del mondo.

Insomma, essere gay a Roma espone a rischi e pericoli. "Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio", denuncia il governatore della Puglia in una intervista al Fatto quotidiano.

Le cronache cittadine hanno spesso raccontato di aggressioni o di insulti nei confronti degli omosessuali. E questo è un timore che assilla anche Vendola. Che ha ricevuto di recente un insulto pubblicato su Facebook da un militante di Casapound.

"Negli Stati Uniti come in America Latina, in Inghilterra come in Francia e in Israele il dibattito è sull'allargamento dei diritti civili", mentre in Italia "la sinistra ha sempre chiesto pochissimo: per paura degli anatemi delle gerarchie religiose si è accontentata di qualche modesto acronimo, i Pacs, i Dico, e alla fine non si è fatto nulla", ha aggiunto Vendola.

La replica del primo cittadino romano non si è fatta attendere: "Vendola offende Roma.

Dall’Europride del 2011 a ogni Gaypride la nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti", ha dichiarato Gianni Alemanno.

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