VERSO LE EUROPEEIl diktat di Grillo: 250mila euro a chi tradisce M5S

Ieri Beppe Grillo (nella foto) sul blog ha dettato le condizioni per candidarsi alle Europee: sono candidabili tutti gli iscritti M5S dal 2012 e saranno votati da chi si è iscritto entro il 30 giugno 2013. Ci sarà un doppio turno (i più votati passano di diritto) e i nomi saranno inseriti in ordine alfabetico. Ma guai per chi sgarra: chi accetta la candidatura infatti si impegna a versare 250mila euro (che finiranno in beneficenza) da pagare se condannati o sfiduciati da almeno 500 iscritti e non ci si dimette. Nel codice di comportamento dei candidati M5S c'è anche scritto che Beppe Grillo è il «capo politico» del Movimento 5 stelle e sarà lui a proporre eventuali alleanze nel Parlamento europeo anche se poi dovrà esserci la ratifica tramite il voto della Rete.

È vietato anche associarsi ad altri gruppi politici, «se non per votazioni su punti condivisi». «Grillo e Casaleggio danno il colpo di grazia alla libertà all'interno del Movimento», commenta il più famoso dissidente grillino, l'emiliano Giovanni Favia.

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