"Linea sostenuta da sempre". La Lega spiega il "giallo" della nota sull'Ucraina

Matteo Salvini chiude il caso del testo di fine vertice inviato dalla Lega per errore: "Abbiamo ribadito la linea del governo che la Lega ha sempre sostenuto"

"Linea sostenuta da sempre". La Lega spiega il "giallo" della nota sull'Ucraina
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“Si tratta di un semplice errore, non c'è alcun problema 'o caso' nella maggioranza, abbiamo ribadito la linea del governo che la Lega ha sempre sostenuto". Così Matteo Salvini chiude il “giallo” relativo al testo “inviato per errore, ma subito corretto” al termine del vertice di maggioranza tenutosi a Palazzo Chigi.

La nota diffusa dal Carroccio differiva da quella “congiunta” nella parte relativa all’Ucraina in cui si ribadiva l’appoggio a Kiev ma i leghisti si dicevano“contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini”. Quel passaggio è stato, poi, cancellato e la versione successiva è stata inviata uguale a quella ufficiale di Palazzo Chigi. Un “caso” su cui la sinistra ha subito voluto speculare. “Sono talmente in ‘totale sintonia’ che hanno dovuto cancellare la nota ‘congiunta’ fatta circolare dai grandi amici dell'Ucraina della Lega”, ha scritto il senatore del Pd Filippo Sensi sui social concludendo: “Sarebbero ridicoli, se non fossero tragici, patetici. Sulla pelle degli ucraini".

La deputata dem Lia Quartapelle parla di “ricatto della Lega al governo sull'Ucrainae attacca i leghisti, colpevoli di dettare la linea politica anche se sono stati tenuti lontani dai ministeri degli Esteri e della Difesa.“Un bel quadretto della 'leadership' di Meloni", sentenzia Quartapelle. Sui social è intervenuto anche il senatore renziano Ivan Scalfarotto che ha irriso le affermazioni rilasciate oggi dal ministro Antonio Tajani sulla chiarezza della politica estera dell’Italia: “Talmente chiara – scrive Scalfarotto - che dal vertice di oggi con Salvini e Meloni sulla guerra in Ucraina sono uscite due note diverse".

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, attacca le opposizioni per “il qualunquismo e l'ignoranza” delle loro affermazioni e si schiera in difesa di Tajani che “ha interpretato con rigore la linea della comunità internazionale: pieno sostegno all'Ucraina ma nessuna escalation in un conflitto che coinvolga il territorio russo". Una linea di saggezza e responsabilità portata avanti da chi vuole difendere l'Ucraina “ma – spiega Gasparri - vuole evitare un conflitto di dimensioni ancora più vaste”.

Il presidente dei senatori di Forza Italia definisce “ignoranti” e “vaniloquenti” i critici di Tajani “che dovrebbero invece ringraziare per la saggezza e la solidità con cui rappresenta l'Italia in ambito europeo e

internazionale”. E, infine, la stoccata finale:“Se ci stessero quelli là,- sentenzia Gasparri - ci riderebbero appresso, come hanno fatto nei confronti dei governi giallorossi o a guida grillina".

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