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Il Viminale vuole vederci chiaro sugli irregolari: parte il censimento degli stranieri in 4 Regioni

Il via da Lombardia, Campania, Toscana e Sicilia. Rimpatri più semplici

Il Viminale vuole vederci chiaro sugli irregolari: parte il censimento degli stranieri in 4 Regioni

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Il Viminale vuole vederci chiaro sugli irregolari: parte il censimento degli stranieri in 4 Regioni

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E mentre il Parlamento di Bruxelles sta ridiscutendo sulle quote di ripartizione dei migranti tra i 27 Paesi Ue e, al contempo, propone di multare i negligenti a ospitare gli immigrati con tanto di risarcimento ai paesi di primo approdo, Italia in testa, il Viminale vuole vederci chiaro su quanti sono e chi sono gli stranieri che albergano nella Penisola. A breve infatti partirà una sorta di monitoraggio con relativo censimento per esaminare da vicino tutte le realtà migratorie presenti nel Paese. Prima fra tutte la necessità di fare luce sulla comunità degli irregolari e di coloro che, a più riprese pur richiedendo permessi di soggiorno che puntualmente vengono negati, si ostinano a rimanere in Italia. Già, accanto ai ricollocamenti dei rifugiati e di coloro che hanno titolo a ottenere la protezione internazionale anche per periodi limitati al triennio, perché di costoro si conosce lo stato anagrafico, le caratteristiche familiari e l’appartenenza a precisi progetti di integrazione, ci sono realtà completamente sconosciute cui fanno parte tanti stranieri nel più I migranti arrivati in Italia dall’inizio del 2023 sino a oggi; le cifre sono tre volte più grandi rispetto all’anno precedente a questo e non solo. totale anonimato. É a costoro, in primis, che il governo Meloni vuole dare un volto, una collocazione e agire direttamente con un eventuale processo di rimpatrio. É la prima volta che un progetto del genere viene messo in piedi con una metodica così scrupolosa e puntuale. Certo ci voleva un governo di centrodestra per dare un volto aggiornato alla comunità straniera presente in Italia e per avere contezza di tutte quelle aree, ai margini dei capoluoghi di Dei quasi cinquantamila migranti giunti sulle nostre coste nel 2023, più di 5000 sono minori, come diffuso dal ministero dell’Interno. provincia, dove si nasconde un sottobosco di variegate criminalità. Saranno le prefetture su mandato diretto del Viminale, coadiuvate da un team esterno di esperti selezionati in gara, che dovrà dare conto del Il numero orientativo di cittadini stranieri presenti in Italia secondo le ultime rilevazioni. Circa la metà è originaria dell’Europa. Irregolari in calo. quadro completo che investe l’attualità del processo migratorio. Si partirà con le rilevazioni in 4 Regioni (Lombardia, Toscana, Campania, Sicilia) dove verrà analizzata la modalità dell’accoglienza, i diversi contesti locali tra comuni e agglomerati urbani, chi sono i titolari di protezione internazionale e per quanti anni ne avranno diritto, chi sono gli immigrati irregolari e dove risiedono le realtà a rischio di delinquenza organizzata e sommersa. Le prefetture parallelamente hanno già chiaro il quadro sui programmi attivi per favorire l’inclusione (linguistica, abitativa, lavorativa e scolastica) assieme alle principali problematiche riscontrate nella gestione delle presenze, e quindi sapranno in breve tempo scattare un’istantanea così dettagliata anche grazie ad appositi questionari che serviranno a rilevare le tante anomalie. Quest’operazione ha come obiettivo ricostruire un quadro completo del fenomeno migratorio in Italia attraverso quelle fonti statistiche tradizionali che, negli anni, la sinistra al governo non ha mai utilizzato pur riempendosi le fauci di voler tutelare i diritti dei migranti anche clandestini. Un esempio a caso: fare chiarezza su nazionalità dichiarante e nazionalità effettiva; età dichiarata ed età effettiva; richiesta d’asilo e di protezione. Solo con queste risposte si potrà consolidare l’identificazione e avvalersi di tutti i titoli per rimpatriare colui che vive in clandestinità o elargire il permesso di soggiorno temporaneo.

Parallelamente con un quadro dettagliato saranno più facili sia i rimpatri che le procedure di frontiera per gestire il fenomeno dei flussi.

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