La polemica è andata ben oltre i cultori del dialetto barese e imperversa sulle bacheche e tra i cinguettii social. Il sindaco rosso di Bari Michele Emiliano (nella foto in versione domestica davanti al pc) che risponde a un giovane cittadino usando lo slang locale in maniera non propriamente elegante, ha attirato sì molti sorrisi, ma soprattutto indignazione per l'uso disinvolto di volgarità da parte di un rappresentante delle istituzioni. Ecco la diatriba: un ragazzo lo accusava su Twitter di non aver chiuso le scuole allagate dopo i nubifragi dei giorni scorsi, apostrofandolo infine «Cus è nu trimon propr» (insulto irripetibile in italiano). E il primo cittadino come reagisce? Risponde scendendo allo stesso livello: «U' chiù trimon di tutt sì tu...».
Tradotto, più o meno: «Il più sega di tutti sei tu». E con chi lo critica per l'uso delle parolacce, Emiliano ha argomentato: «La parola è ormai un cult universale! Trmon è un atto di autoerotismo barese, è come pirla a Milano e belin a Genova!». Si vola alto.Il web processa Emiliano: troppo volgare su Twitter
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