Roma - Onorevole Saverio Romano, il gruppo Iniziativa responsabile ha passato la prova del voto. Siete un pezzo della maggioranza.
«Sì, ma io vorrei sottolineare che l’area della responsabilità nasce il 14 dicembre con la fiducia al governo Berlusconi. Con il gruppo è stato costituita la terza gamba della maggioranza, ma questo non esclude che chi è rimasto nel gruppo misto non debba concorrere a sostenere il governo».
Quindi lei dice che chi non ha aderito, Calogero Mannino, Francesco Nucara e anche Antonio Gaglione, possono restare nel misto?
«No, rispetto la loro scelta, ma è auspicabile che sciolgano le riserve ed entrino nel gruppo. Se lo facessero darebbero maggiore impulso e forza a questa iniziativa».
Il fatto che alcuni parlamentari del Mpa non abbiano partecipato alle votazioni sul rapporto del ministro Alfano significa che i giochi non sono ancora fatti?
«È un segnale positivo, significa che c’è disagio in quel partito, e che quei deputati eletti nella maggioranza non accettano di sfiduciare Berlusconi. Anche perché sanno che l’unica alternativa sono le urne».
La maggioranza però non è più ampia come prima...
«Ci sono governi importanti come quello tedesco o americano che si sono retti con maggioranze ancora più risicate. Il problema è la qualità della maggioranza. Questa è coesa, mercoledì lo ha dimostrato, ma sarebbe coesa anche con un solo voto di scarto».
Nuova maggioranza e nuovi ministri, magari dei Responsabili?
«Noi non abbiamo chiesto niente e Berlusconi non ci ha proposto niente. Ma se il presidente del Consiglio volesse fare un rimpasto, anche per coprire i vuoti di organico, noi non ci tireremmo indietro».
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