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Intesa inventa il prestito che anticipa le donazioni

da Milano

Lo Stato raccoglie il 5 per mille. Ma poi se lo tiene. Così i quasi 600 milioni di donazioni effettuate nel 2006 e 2007 attraverso la dichiarazione Irpef da 16 milioni di italiani alle organizzazioni non profit non sono giunte a destinazione. Lo Stato le tiene nel cassetto, senza nemmeno prevedere una remunerazione all’interesse legale. Per questo Banca Prossima, la banca dedicata al non profit del gruppo Intesa Sanpaolo, propone di anticipare le donazioni dei cittadini attraverso prestiti dedicati. È questa l’idea alla base del nuovo servizio di Banca Prossima rivolto alle 20 mila organizzazioni per le quali i cittadini italiani hanno firmato nella loro dichiarazione dei redditi.
Ottenere il servizio «Subito 5 per 1.000», spiega una nota, è facile: tutte le informazioni si trovano al numero verde 800.02.01.00 o su Internet, www.bancaprossima.com. Entro 10 giorni lavorativi si riceve l’anticipazione, fino al 100% del totale della somma attesa. L’impegno richiesto alle organizzazioni è quello di delegare Banca Prossima a incassare il «5 per mille» una volta che verrà erogato. Il tasso di interesse richiesto a fronte del finanziamento è variabile e va da 4.8 a 5.9% l’anno in funzione del rating dell’organizzazione. Per il servizio non sono previste altre spese aggiuntive. «Subito 5 per 1.000» è per ora limitato alle donazioni 2006. Non appena sarà ufficializzata la lista 2007 il servizio verrà reso disponibile.


In occasione del lancio del servizio, l’amministratore delegato di Banca Prossima, Marco Morganti, ha annunciato che nei suoi primi 100 giorni di vita l’istituto ha reclutato mille clienti con 50 milioni di finanziamenti in delibera.

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