Alla loro morte pensano da anni: forse per scaramanzia o, come dicono, per non disturbare nessuno, hanno guardato «oltre». Si sono fatti realizzare un bel monumento nel cimitero di Cesano Maderno, quello considerato tra i più belli e curati dItalia. E sulle due lapidi che si erigono dal piano di marmo, hanno applicato, da vivi, la più bella tra le loro foto. Poi hanno fatto incidere nome, cognome e data di nascita. Ma hanno ovviamente lasciato in bianco lo spazio riservato al giorno dellultimo viaggio. «Per non dare fastidio a nessuno racconta Anita abbiamo voluto realizzare la nostra casa eterna». Lui, farmacista per mezzo secolo, ottantadue anni portati più che bene ha scelto la frase: «Chimico e farmacista, turista in quaranta stati del mondo, salì al monte Sinai calvario di Gesù». Lei, stessa età ha deciso: «Compagna di vita col marito in tutto, salì anchessa al Sinai e al convento di Cristo in Tomar 1993».
Sul monumento spicca pure un bel mazzo di fiori. Proprio come se fossero già sepolti. Invece a dispetto delletà la coppia riesce a sbrigare tutto senza badanti, assistenti sociali o persone di sostegno. Eppure hanno voluto mettere le mani avanti. «Avevamo pensato di cambiare la vecchia auto - spiega la donna -. Poi ci siamo detti: a cosa ci serve? I nostri risparmi, li abbiamo investiti al camposanto.
Invece di cambiare auto si fanno il monumento per lultimo «viaggio»
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