Investimenti diversificati premiano i risparmiatori

L'inversione di marcia è cominciata con il nuovo millennio. Gli italiani da allora confidano meno nella Borsa e preferiscono investire i loro risparmi in strumenti finanziari a bassa rischiosità e sempre in misura maggiore sul "mattone". Banca Mediolanum ha solo minimamente risentito di questa tendenza in quanto ai propri clienti ha sempre consigliato una strategia su misura per ognuno basata sul concetto che la diversificazione deve essere alla base di ogni investimento. Inoltre per ogni tipo di investimento deve essere studiata la giusta time allocation cioè, tanto per semplificare, in borsa si fanno solo investimenti a lungo termine. Quindi Banca Mediolanum, istituto di credito leader per il risparmio gestito, anche in questa occasione ha saputo andare incontro alle esigenze della clientela. Il suo punto di forza consiste infatti nell'essere in grado di soddisfare a trecentosessanta gradi i bisogni del risparmiatore, offrendo una rosa di prodotti sul piano dei servizi bancari e finanziari, così come nel campo assicurativo. Il portafoglio finanziario "familiare" in base alla fotografia scattata dalla Banca d'Italia nella relazione per il 2004, relativa al risparmio delle famiglie, ha infatti conosciuto una rivisitazione: è in rialzo il flusso di depositi bancari e postali (38 miliardi) e quello delle obbligazioni bancarie (35 miliardi, contro i 21 nel 2003) e di prodotti assicurativi e previdenziali. In ripresa risulta anche l'investimento in titoli pubblici, a fronte di cessioni nette di quote di fondi comuni e di azioni. Nel complesso, gli investimenti in depositi, obbligazioni bancarie e titoli pubblici made in Italy hanno rappresentato il 73% del flusso di attività finanziarie, un valore decisamente superiore alla media degli ultimi dieci anni. Nel 2004, comunque, complessivamente il flusso del risparmio finanziario del settore delle famiglie (che comprende oltre alle famiglie consumatrici, le imprese individuali fino a 5 dipendenti e gli enti sociali del "privato") ha conosciuto una lieve crescita, al 5,5 per cento del Pil, pari a 74 miliardi (contro i 69 miliardi del 2003).
In controtendenza il flusso del risparmio finanziario investito in attività estere che ha subito un calo, stazionandosi a quota 1,2 miliardi. Le famiglie hanno acquistato quote di fondi comuni esteri per 8 miliardi (3,5 nel 2003), ma hanno ridotto l'ammontare dei depositi e dei titoli a medio e a lungo termine. Nel complesso la quota di attività finanziarie estere sul totale è lievemente diminuita al 6,5 per cento. In ogni caso la composizione del "portafoglio" di attività finanziarie delle famiglie italiane si è a poco a poco avvicinata a quella degli altri Paesi dell' "area" dell'euro. Non va perso di vista un altro aspetto significativo, evidenziato nella relazione di Bankitalia: nel 2004, per il terzo anno consecutivo, le famiglie si sono indebitate principalmente per l'acquisto di abitazioni. Anche su questo fronte Banca Mediolanum si dimostra però preparata, grazie alla sua rete specializzata in mutui residenziali.

Tuttavia, se è vero che negli ultimi tempi l'indebitamento delle famiglie italiane è in forte aumento, è anche vero che si presenta in ogni caso ancora contenuto rispetto agli altri Paesi industriali: il rapporto tra debiti finanziari e Pil è pari al 28 per cento, contro il 54 nell'area dell'euro e oltre l'80% negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Commenti