da Cagliari
Va bene la vittoria, vanno bene i tre punti, ma quei dieci minuti giocati, Filippo Inzaghi se li ricoderà per un pezzo. «Non vedevo lora di tornare a giocare», afferma un sudatissimo e felicissimo Superpippo, che non giocava dall8 maggio (sfida scudetto con la Juve). «Adesso finalmente sto bene. Ora spero di ritrovare piano piano la giusta condizione e di rendermi utile alla squadra. Le gambe girano, non ho più paura né dolori e appena sono entrato ho fatto un tackle, così ho subito testato la caviglia. Certo che mi ha fatto bene la partita giocata con la primavera, adesso so che le gambe incominciano a trovare il giusto ritmo. Nelle lunghe giornate passate ad Anversa a lavorare, dopo i guai alla caviglia, non ho mai avuto paura perchè amo il mio lavoro e credo in quello che sto facendo. E poi lambiente Milan mi è stato vicino e mi ha dato una grossa mano: mi consideravano importante quando facevo 30 gol e continuano a considerarmi così anche ora che non segno da un pezzo. Fa morale sentire vicina la società».
Sbrigata la pratica, Carlo Ancelotti guarda avanti: «Giusto fare il turnover, in campo devono andare i più freschi. Era importante la gara col Cagliari, sarà importante quella di mercoledì in Champions dove avrò altri giocatori freschi. Bene dunque Vogel, che mi ha permesso di far riposare Pirlo e bene anche Serginho». Sulla partita, Ancelotti trova qualche lato oscuro: «Non è stato tutto facile, malgrado il gol al primo minuto. Abbiamo sofferto per 20 minuti perchè non riuscivamo a tenere la palla. Cè stata grande attenzione da parte dei centrocampisti e dei difensori, così abbiamo rischiato poco. So di avere a disposizione una grande squadra e anche se non abbiamo giocato benissimo, sono soddisfatto.
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