«Io dico stop. Nessuno è indispensabile»

Roberta Cocco è direttore marketing centrale di Microsoft Italia, è una manager sempre «connessa» per definizione. Ma ha anche tre figli sotto i 10 anni e un comandamento: «Quando è vacanza, lo è davvero e dico stop. Lo faccio soprattutto per i miei bambini».
Niente Blackberry a bordo piscina?
«Quando io sono via, c’è sempre qualcuno del mio staff in ufficio. Ci siamo organizzati per alternarci e i miei collaboratori sono preparati per cavarsela senza di me. L’attività non si ferma, nessuno a mio parere è indispensabile al lavoro. Non credo neppure nel principio dell’ “always on”, nasconde una sorta di delirio di onnipotenza. Non sono di quelli che pensano: “Se manco io, crolla tutto”»
Non si annoia? Non le manca il pc?
«La tecnologia è una gran cosa, nella mia azienda ad esempio ci permette di fare home working se serve. Per le mamme che lavorano poi è un’alleata fondamentale nel conciliare i nostri tanti ruoli. Tuttavia in ferie stacco, non rispondo alle e-mail, attivo un utilissimo messaggio di “out of office”. Dall’ufficio mi chiamano solo in caso di necessità. I miei tre figli mi tengono occupata e mi aiutano a non perdere il ritmo, anche se riesco comunque a rilassarmi. E gli stimoli non mi mancano di certo. Il pc lo rivedrò a settembre, ricaricata».
In estate restare connessi è deleterio?
«Non in assoluto.

È grazie alla tecnologia che ho potuto partire già nelle prime due settimane di agosto, allungando le ferie con la mia famiglia e riuscendo a lavorare da remoto praticamente come se fossi stata in ufficio. Ero in montagna, ma ho fatto importanti conference call con gli Stati Uniti e ho mantenuto gli impegni che mi ero presa».

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