Torna a noi il più spietato e conciso dei grandi teoremi di Pirandello. Quel Giuoco delle parti datato 1918 che solo nel 1959, grazie a Sandro Sequi, ma soprattutto nel 1965 per merito della Compagnia dei Giovani nella messinscena di De Lullo, entrò stabilmente in repertorio nei teatri italiani. Una commedia che in apparenza non è un dramma dato che, in superficie, lautore sembra concentrarsi sul consunto leitmotiv del triangolo borghese caro allantico vaudeville.
Se non fosse per uno di quegli scarti improvvisi di cui solo il buon Pirandello è capace. Quando, sotto la vernice scrostata dellistituto matrimoniale, fa balenare nel protagonista scorbacchiato e deriso da una moglie arpia il sorriso velenoso di Bergson condito di una ferocia degna del più scatenato Robespierre.
Perché che cosa fa il consorte tradito in questa drammatica pièce di desolato nitore? Oltraggiata colei che legalmente è ancora sua moglie da un gruppo di viveurs che la scambiano per una cocotte, Leone dichiara di battersi in duello con luomo che lha insultata. Ma, accettata la sfida, costringe a sfoderare la spada lamante di sua moglie. Sarà questultimo infatti a morire al suo posto nella contesa ispirata da un malinteso senso dellonore. Come comanda, in accezione letterale, il giuoco delle parti voluto dalla regola sociale.
Marcucci e Courir in questa edizione improntata a una geometrica clarté di stampo cartesiano hanno imposto a Graziano Gregori una scena double face. Che tramuta il salotto di Silia in una camera funeraria cosparsa di garofani rosso sangue, simbolo derisorio delleros che conduce alla perdizione. Mentre la cucina di Gala spicca del bianco accecante tipico di unaula dove si dibatte la giustizia. Amministrata con incandescente livore da un magnifico Geppy Gleijeses, che gioca beffardo e irriverente al culmine dei suoi mezzi espressivi.
IL GIUOCO DELLE PARTI - di Pirandello. Regia di Marcucci e Courir, con Geppy Gleijeses, Luciano Virgilio, Marianella Bargigli. A Genova fino al 12 dicembre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.