di Lorella Fontana
Caro Massimiliano, io, invece, sono arrivata a Genova: tre anni fa ho lasciato Milano (la «mia» Milano: quella con «el coeur in man», la Milano avvolta nella coltre di nebbia, la Milano dei miei nonni e dei miei genitori, la Milano «da bere»... una Milano che ormai, in queste sfaccettature non esiste più) proprio per Genova. Ho così lasciato la città delle mie radici famigliari perché amo il mare che ritengo fonte di vita. Ho lasciato la grande metropoli «motore d'Italia» per una città ricca di storia, di arte, di cultura, dal clima invidiabile e da quel mare che ha accolto le mie estati d'infanzia, giovanili e oltre!
Sono una milanese innamorata di Genova, tanto quanto lo sono della «mia» città: una milanese che sta cercando di dimenticare un po' la frenesia tipica del «made in Milano» per vivere ad una dimensione più «a misura d'uomo», come sanno vivere i genovesi, che rispetto nella loro particolarità di gente un po' chiusa, schiva, che protegge il proprio essere, ma che nel momento in cui comprende che li apprezzi, ti sanno accogliere magnificamente.
Ho scelto Genova e la sto amando di giorno in giorno: vorrei vederla restituita al suo splendore, la vorrei meno trascurata e più sicura, più storicamente vera piuttosto che falsamente moderna, la vorrei restituita più ai genovesi e sentire quei profumi gustosi e delicati di cucina tradizionale scorrere per le sue vie e per i suoi vicoli e meno odori internazionali, forti e, a volte, anche un po' stomachevoli. Vorrei che il verde di macchia mediterranea non lasciasse spazio al cemento e che le spiagge siano restituite, con alto senso civico da parte di tutti e principalmente da parte di chi le utilizza nei mesi estivi in prevalenza, in buono stato sia ai turisti che a noi stessi.
Vorrei che i genovesi non provassero senso di abbandono, specie gli anziani, così indifesi, che mettono tenerezza ma sono un grande patrimonio del «ciò che fu ieri» e non meritano di essere dimenticati!
... E vorrei che il Giornale possa sempre mantenere questo grande spirito di collaborazione con i propri lettori/cittadini, segno di grande trasparenza e democrazia.
È vero che non si può togliere Milano dal cuore di una milanese, ma è anche vero che una milanese può riservare uno spazio del suo cuore per Genova dando il proprio modestissimo contributo per una Genova che possa vivere un futuro migliore, di grande rinnovamento e di grande senso civico, nel rispetto delle regole e di grande amore per i genovesi!
Sempre con grande stima.
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