Io penso positivo

Datemi del matto, eppure non sono tanto negativo. Chiaro, lo dico dopo averci dormito su una notte (oddio, dormito proprio..., dopo quegli incubi del pomeriggio). E lo dico pur avendo ben presente che la sacrosanta e strameritata vittoria di domenica ci avrebbe regalato una classifica davvero niente male. Eppure sono tanti gli aspetti positivi che vorrei salvare. E che soprattutto vorrei che si imparassero a vedere al di là del risultato. Il tifoso, è chiaro, vede gli zero punti. Ma gli addetti ai lavori non possono buttare via tutto quello che è stato fatto. Eppure la sconfitta contro il Bologna ha fatto riparlare del Genoa scarso, della difesa da brividi, di Gasperini che non sa fare i cambi né allenare, di Preziosi che sa solo vendere. Ripeto, non mi rivolgo ai tifosi. Ma a chi avrebbe cantato inni di gloria al Grifone se fosse entrato uno qualsiasi dei tre pali, o se l’arbitro avesse fischiato una punizione dal limite, o se fossero entrate una, due o tre delle tante occasioni create. Certo, se, se, se. I risultati non cambiano con i se, è vero. Ma l’analisi della partita sì.
Domenica la squadra ha mostrato cose fantastiche, azioni che con simili condizioni climatiche sanno fare solo i grandi giocatori che hanno un’idea di gioco e una condizione fisica invidiabile. E poi, scusatemi, ma mi sono piaciute le dichiarazioni del dopo partita. Ammissioni delle proprie responsabilità, nessun attacco agli arbitri o alla sorte, amarezza ma equilibrio. Dopo tanto accanimento forse avremmo avuto anche qualche buon motivo per recriminare.

Ma è bello dimostrare di sapere anche riconoscere le giuste valutazioni di un arbitro. E non recriminare se nella stessa partita si è avuto un episodio a sfavore, sorvolando invece sui due o tre a favore per passare da vittime.

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