«Io, di sangue napoletano tratto su qualunque cosa»

Simona Izzo, lei lo chiede lo sconto quando fa shopping?
«Io sono di origini napoletane, quindi ho grande familiarità con le negoziazioni di ogni tipo…».
Insomma lo fa dappertutto?
«Tranne che dal salumiere… sì… soprattutto nei mercatini, o dai rigattieri, ma anche nelle boutique. Trovo che sia un gioco fra cliente e venditore».
E con i vestiti?
«Io sono una “shopper seriale”. Quando mi piace una maglia la prendo in tutti i colori possibili e immaginabili. Al momento di pagare la mia follia mi aiuta…».
In che senso?
«Faccio leva sul fatto che sono una malata di shopping in serie e dico al commesso: “La prego almeno per la mia follia, mi faccia lo sconto!”».
E lo ottiene?
«Certo. Invece Ricky (Tognazzi, ndr) di solito esce dal negozio, perché si vergogna».
È l'opposto di lei?
«Lui è molto inglese, non concepisce queste cose, anzi la sola idea dello shopping lo sfianca…».
Lei invece non è per nulla timida…
«No, anzi, avrei voluto essere io un mercante…».
L'affare più grosso che ha fatto?
«Un acquisto di antiquariato fatto in Francia: ho portato a casa dei mobili meravigliosi per una cifra irrisoria.

Peccato che il trasporto mi sia costato quattro volte! Mio marito ancora mi rimprovera…».
La scritta «saldi» la attira?
«Sì, ma essendo una malata di shopping di solito compro tutto già prima. E arrivare ai saldi è dura…».

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