Ippica In Francia il pubblico è sacro

Parlando di ippica in Europa, non possiamo che rifarci alla Francia, Paese indubbiamente all’avanguardia per quanto attiene il movimento di gioco sulle corse dei cavalli. Il «Comité» francese ha adottato decisioni significative, tra le quali un nuovo regolamento per la dichiarazione della sferratura di un cavallo, con regole molto più rigide e severe delle precedenti; inoltre penalizzazioni severissime per i guidatori che con il loro comportamento rischiano di fare ritardare o annullare una partenza, con la previsione della massima sanzione: l’esclusione dalla corsa del cavallo che ne ha causato l’annullamento, sino a non considerarlo partente. Sanzione gravissima che equivale a tutti gli effetti a non aver partecipato alla corsa. Con la sanzione accessoria: l’allontanamento del cavallo per due mesi e multa di mille euro per il driver.
Da queste decisioni emerge prepotente una filosofia indirizzata unicamente alla produzione di uno spettacolo il più possibile appetibile, da mettere a disposizione della fruizione degli appassionati. Ad iniziare dalla puntualità delle corse, che in Francia arriva a livelli quasi maniacali. Non certo come da noi dove la settimana scorsa, per mancanza della prescritta seconda autolettiga di soccorso, in una giornata di corse di un importante ippodromo italiano, la riunione è stata sospesa e ripresa al ritorno della unica autolettiga disponibile.

Le Regole (con la maiuscola), e il rispetto delle stesse sono alla base dell’organizzazione di uno spettacolo da offrire o se preferite da vendere al pubblico, sia quel poco presente in ippodromo, sia quello in agenzia.

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