Washington - Le sanzioni, tanto invocate, sono in arrivo. Il Tesoro Usa ha annunciato sanzioni nei confronti di quattro compagnie e una persona legati alle Guardie Rivoluzionarie, i pasdaran iraniani. Le misure hanno lo scopo di separare "sistematicamente" i pasdaran dal popolo iraniano. Secondo gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali la Guardia Rivoluzionaria è responsabile del programma nucleare iraniano oltre che della violenta repressione dei manifestanti contro il governo. Le sanzioni, che gli Stati Uniti sottoporranno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, mirano a colpire banche, aziende e una serie di altre istituzioni controllate dalla Guardia Rivoluzionaria.
La promessa di Obama Ieri Obama ha detto che gli Stati Uniti "svilupperanno un significativo regime di sanzioni che indicherà loro quanto sono isolati dal resto della comunità internazionale". L’obiettivo finale è far aumentare i costi per chi commercia con l’Iran a un livello talmente alto da renderlo sconveniente. In ogni caso il piano di sanzioni avrà successo solamente se gli Stati Uniti riusciranno a ottenere il sostegno di Russia e Cina, che hanno notevoli interessi commerciali con Teheran.
Frattini: "Agire ora" Per il ministro degli Esteri Franco Frattini è giunto "il tempo
delle sanzioni" nei confronti dell’Iran. A margine di un convegno sul tema "Formare per non discriminare",
Frattini ha detto: "Io credo sia il tempo delle sanzioni condivise. Abbiamo visto le provocazioni iraniane,
abbiamo visto dei gesti assolutamente inconsulti. Credo che oggi la comunità internazionale sia a una
prova di credibilità". "Se non riusciamo a ragionare in fretta su un pacchetto di sanzioni condivise dimostriamo la nostra
debolezza", ha aggiunto il ministro concludendo: "Noi vogliamo che l’Iran torni al tavolo dei negoziati ma
per farlo bisogna essere uniti. Se ci dividiamo l’Iran continuerà ad arricchire l’uranio".
"Preoccupati che la situazione degeneri" Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha espresso "preoccupazioni" per il fatto "che le manifestazioni di domani possano degenerare" in Iran. È quanto ha
dichiarato a margine di un convegno spiegando: "Questa è una preoccupazione.
Facciamo un ennesimo appello alle autorità iraniane perché evitano qualsiasi ricorso alla violenza, alla forza
nelle piazze e contro i manifestanti pacifici".
"Teheran garantisca la nostra ambasciata" Roma "chiede garanzie di sicurezza assoluta per il personale dell’ambasciata italiana" a Teheran.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine di un convegno di Confcommercio.
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