Roxana Saberi, la giornalista irano-americana rilasciata l11 maggio dopo cento giorni di detenzione a Teheran, ha lavorato per un organo dello Stato iraniano e in tale funzione ha copiato e tenuto per sé un documento segreto. Per questo è stata condannata a due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. La Saberi - ha raccontato il suo legale - due anni fa lavorava come impiegata part-time per curare il sito in inglese del Consiglio del discernimento, un organo che si occupa di dirimere i conflitti fra diverse istituzioni dello Stato, capeggiato dallex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani.
La giornalista ha così avuto visione di un rapporto del Centro per gli studi strategici dello stesso organismo in cui si valutavano le conseguenze per lIran e il Medio Oriente dellinvasione americana dellIrak. «Si trattava in effetti di un documento segreto - ha ammesso Saleh Nikbakht - ma dal contenuto non così importante. La mia cliente, comunque, lha tenuto per sé e non lha diffuso in alcun modo».
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