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Iraq, voto a gennaio La Casa Bianca: "E' una pietra miliare"

Il Parlamento iracheno ha approvato la legge elettorale sulle elezioni legislative del gennaio 2010 con il voto di 141 dei 195 deputati presenti (su 275 seggi). La Casa Bianca: "Intesa importante di pace e unità duratura per il Paese"

Baghdad - Il Parlamento iracheno ha approvato la legge elettorale sulle elezioni legislative del gennaio 2010, superando il contenzioso relativo alla città di Kirkuk. Lo ha riferito al televisione di stato, citando un avvocato. Le elezioni del 2010 sono ritenute cruciali per la stabilità dell'Iraq, Paese che le truppe da combattimento americane si preparano a lasciare dopo l'invasione a guida Usa del 2003 che portò alla cattura del presidente Saddam Hussein, successivamente impiccato, e ad anni di guerra e devastazioni. Il vice-presidente del Parlamento iracheno Khaled al Atiyya ha riferito che la legge è stata approvata con il voto di 141 dei 195 deputati presenti (su 275 seggi). Le legge che apre la via alle legislative è stata adottata dopo settimane di discussioni tra arabi e curdi e in seguito - anche - alle forti pressioni delle Nazioni Unite, dei leader regionali e degli Stati Uniti che nel Parlamento iracheno hanno mandato il loro ambasciatore Christopher Hill. Ora la Commissione elettorale dovrebbe fissare la data dello scrutinio, inizialmente fissato al 16 gennaio.

Obama: "Pietra miliare" L'annuncio delle future elezioni in Iraq rappresenta "una importante pietra miliare": lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Leggendo una breve dichiarazione nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, Obama ha detto che l'intesa raggiunta in seno al parlamento iracheno "rappresenta nuovi progressi politici nella prospettiva di una pace duratura e dell'unità in Iraq, oltre a permettere una transizione ordinata e responsabile con il ritiro delle truppe da combattimento americane entro il prossimo settembre".

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