Quindici ore di consiglio comunale forse sono servite a bloccare la fusione Iride- Enia. Quando si dice prendere le persone per sfinimento, questa volta quelli del centrodestra sembrano aver assestato il colpo giusto perché lemendamento votato a palazzo Tursi alle 7.14 del 28 aprile rischia di paralizzare tutta loperazione vincolando il sindaco Marta Vincenzi a qualcosa di formalmente impossibile. A rendersi conto di quanto accaduto è Raffaella Della Bianca capogruppo di Forza Italia che ha ripreso lemendamento presentato da Manuela Cappello di Italia dei Valori e votato da tutta la maggioranza di centrosinistra, Vincenzi compresa. Il testo recita: «Si impegna di dare mandato alla Sindaco o suo delegato a perfezionare la fusione Iride Enia solo a modifica statutaria, che contempla il 51 per cento da enti pubblici locali, avvenuta». «Questo vuol dire che la fusione è bloccata perché non si può procedere a redigere lo Statuto della nuova società fino a quando questa non si è creata» attacca Della Bianca che sta studiando con gli altri gruppi dellopposizione in che modo intervenire in consiglio comunale.
Dando unocchiata alla votazione balza agli occhi un unico voto contrario, quello del presidente Giorgio Guerello. Lui, avvocato, probabilmente si era accorto dellerrore tecnico e aveva votato contro: il diretto interessato però smentisce: «Non è così, si tratta di un errore al momento del voto - ammette Guerello -. Stavamo votando un emendamento dietro laltro. Più o meno uno ogni quindici secondi e probabilmente mi sono distratto». Insomma, la maggioranza e il sindaco Marta Vincenzi si sono fidati della collega di maggioranza e hanno votato a scatola chiusa lemendamento creando ora una impasse che da Genova è rimbalzata a Torino ed è stata usata durante il consiglio comunale fiume per approvare la delibera di fusione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.