Irpef, la maxi stangata sarà retroattiva

Irpef, la maxi stangata sarà retroattiva

Via libera alla nuova stangata dell’Irpef regionale. In termine tecnico si chiama rimodulazione delle aliquote, in concreto è un nuovo aumento delle tasse, effetto immediato (e anzi retroattivo) della manovra voluta dal governo Monti. La Regione si è adeguata e l’addizionale regionale dell’Imposta sui redditi delle persone fisiche è stata aumentata dallo 0,9 all’1,23 (che arriva all’1,73% per i redditi superiori ai 28mila euro). Con un effetto negativo ulteriore: nella busta paga del gennaio 2012 i contribuenti si ritroveranno il conguaglio di tutti gli arretrati del 2011. L’aumento dello 0,33% sarà esteso ai dodici mesi appena trascorsi.
La nuova tassa infatti è retroattiva: per avere gettito già nel 2012, il governo ha voluto che l’aumento dell’Irpef regionale potesse essere applicato anche per l’anno già trascorso. Tradotto in contanti, vuol dire che a gennaio gli stipendi saranno decurtati di una quota variabile dai 45 ai 160 euro.
L’aumento deciso dal governo dello 0,33% sulle addizionali Irpef si applicherà infatti su tutti gli scaglioni di reddito, compreso quello più basso, inferiore ai 15mila euro. Pertanto le addizionali dal 2012 diventeranno dell’1,23% per la fascia fino a 15 mila euro; dell’1,58% per lo scaglione da 15.000 a 28.000 euro; dell’1,73% per tutti i redditi superiori ai 28.001 euro.
La Regione non ha aumentato alcuna addizionale Irpef di sua competenza, però non è neppure intervenuta per eliminare lo 0,4 per cento che aveva introdotto nel passato. L’unica, piccola, riduzione di imposte è il -0,05% sull’aliquota di competenza regionale riferita alla fascia da 15 a 28 mila euro. Il motivo della mancata riduzione, spiegano dalla giunta, è che lo Stato ha tagliato di 509 milioni il fondo sanitario regionale. Proprio questo ha convinto la Regione a rimpinguare il Fondo socio sanitario attraverso l’Irpef regionale.
Crescono gli stanziamenti anche per il trasporto pubblico locale. Un emendamento del consiglio regionale ha aumentato di 114 milioni di euro i fondi per il Trasporto pubblico locale, che sono così saliti rispetto a quanto era stato deciso dalla giunta. A questa somma si aggiungeranno circa altri 40 milioni nell’assestamento di bilancio, frutto dell’accordo tra Stato e Regioni siglato proprio ieri. «Posso dire che non dovrò portare nell’ultima giunta dell’anno delibere che richiedano aumenti straordinari, come temevo di dover fare se non si fosse arrivati a un accordo» commenta l’assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo.
Il bilancio regionale di 23 miliardi di euro (di cui oltre 17 destinati alla Sanità), è stato approvato a maggioranza con i voti di Pdl e Lega: 45 favorevoli, 26 contrari e un astenuto. Positivo il commento della Lega, nonostante sia all’opposizione a Roma. «Una legge di bilancio soddisfacente grazie al quale la Lombardia potrà continuare ad erogare servizi di qualità, come quelli sanitari», dice il relatore della manovra, Fabrizio Cecchetti. Critica l’opposizione. «Manca su equità e crescita, tutto è ridotto all’osso e alle spese obbligatorie» è l’attacco di Enrico Brambilla del Pd.
Queste le principali voci di spesa per il 2012: per il Trasporto pubblico locale è stanziato un miliardo, più 197 milioni derivanti da risorse vincolate.

Molto distanziati il sostegno alle imprese (74 milioni), cultura e istruzione (11,5 milioni per la realizzazione del Polo universitario delle province di Lecco e Sondrio e 1,5 milioni per il restauro del teatro Pedretti di Sondrio), sostegno del Turismo (3,6 milioni), oratori (0,7 milioni), progetto di conciliazione famiglia e lavoro (5 milioni), sostegno degli affitti (30 milioni), Piano nazionale casa (55 milioni nel triennio) e interventi sulle aree Expo (oltre 264 milioni nel triennio). Sostegno anche all’ambiente e per la valorizzazione del territorio (oltre 80 milioni nel periodo 2012-2014).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica