Parigi - «È un atteggiamento irresponsabile, semplicemente irresponsabile», ci dice il deputato francese Pierre Lellouche, uno dei più stretti collaboratori di Nicolas Sarkozy, commentando le dichiarazioni con cui Ségolène Royal ha concluso la propria campagna elettorale. La candidata socialista all'Eliseo ha scagliato parole come pietre all'indirizzo di Sarkozy. Frasi che si riassumono in un concetto: «Se lui vince, si rischia il caos». Ecco l'intervista.
Che cosa pensa delle recentissime dichiarazioni di Ségolène Royal a proposito dei presunti rischi connessi con l'eventuale vittoria di Nicolas Sarkozy?
«Eventuale e ormai più che probabile vittoria, visto che la popolarità di Nicolas Sarkozy non smette d'aumentare, mentre quella di Ségolène Royal si sta riducendo di giorno in giorno. All'interno stesso dell'elettorato tradizionale del Partito socialista sono in molti a perdere fiducia nella candidata, i cui ultimi riferimenti ai rischi di caos dimostrano una ben scarsa fiducia nel popolo francese e anche nelle istituzioni della Repubblica. Io mi chiedo che cosa sarebbe accaduto se minacce del genere fossero state proferite da Jean-Marie Le Pen, quando cinque anni fa riuscì a qualificarsi per il secondo turno: decine di migliaia di persone sarebbero scese nelle piazze a manifestare contro la sfida alle istituzioni».
Lei pensa che la Royal stia perdendo il contatto con la sua stessa base?
«Penso che stia perdendo semplicemente i nervi e che stia assumendo atteggiamenti intolleranti, tentando di far leva sulla paura della gente. Penso anche che nel suo partito molti si siano convinti d'aver sbagliato candidatura per l'Eliseo e che si stiano preparando a fare i conti con Ségolène Royal dopo una sconfitta che sembra ormai praticamente certa. Molto dipenderà dalle dimensioni del risultato: se - come non è più impossibile - Sarkozy arriverà al 55 o addirittura al 56 per cento dei voti, Ségolène Royal verrà immediatamente emarginata all'interno stesso della sinistra francese e il Partito socialista rischierà di dividersi in due: da una parte i nostalgici della vecchia ortodossia e dall'altra i fautori di una svolta socialdemocratica. Comunque dubito che il segretario socialista François Hollande possa rimanere in sella dopo una tempesta del genere».
Che cosa accadrà di François Bayrou e dei suoi centristi in vista delle elezioni del prossimo giugno per il rinnovo dei 577 seggi dell'Assemblea nazionale?
«Più la sconfitta di Ségolène Royal sarà netta e più saranno stretti i margini di manovra di François Bayrou, che tra i due turni elettorali ha attribuito grande importanza al dialogo con lei.
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