da Roma
Il mondo islamico italiano si organizza, si conta e chiede un riconoscimento giuridico da parte dello stato italiano. Un primo passo verso una forma di istituzionalizzazione che aprirebbe anche le porte dell8 per mille. «Oggi è stato fatto il primo passo verso una Federazione dellIslam italiano che si riconosca nella Costituzione di questo paese e che rifiuta estremismi ed integralismi». Souad Sbai presidente dellAssociazione delle donne marocchine e neoletta in Puglia nelle file del Popolo della libertà, porterà avanti il suo impegno nella Consulta islamica istituita presso il Viminale dal ministro Beppe Pisanu e sostenuta nel suo impegno anche dal ministro uscente, Giuliano Amato. E proprio il dottor Sottile, come ultimo atto del suo governo, ha presenziato allannuncio della nascita di questa Federazione che accoglierà al proprio interno tutti quelli che si riconoscono nella Carta dei valori messa a punto dalla Consulta e presentata giusto un anno fa.
Islamici italiani, primi passi verso la Federazione
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