Ispo 2006, l’ evoluzione dell’uomo sportivo

Alberto Vitali

Sono stati quasi 70.000 i visitatori dell'Ispo Winter di Monaco di Baviera, la più grande fiera europea dedicata allo sport e alle attività sportive. Tre cifre stanno a sottolineare il dichiarato ottimismo di chi vive in questo settore: l'aumento dei visitatori, più 10%; l'aumento proporzionale degli operatori; l'aumento degli espositori, 1.806 da tutto il mondo; la presenza di 24 nuovi brand. Oltre 12.000 nuovi prodotti sono stati presentati ammirati toccati provati in questa manifestazione, con una premessa: l’intervento della tecnologia a supporto del marketing e della fantasia.
La natura insegna. Gli animali si difendono dal freddo e dalle intemperie grazie al loro pelo. Proprio su questa evidenza ha impostato le ricerche Polartec, azienda Usa leader di settore con oltre 300 tessuti da performance, realizzando Polartec® Termal Pro® Biomimicry, che trattiene più calore in qualsiasi situazione. Dov'è il trucco? Una particolarissima ingegnerizzazione dei filati fa sì che il tessuto finale sia formato da fibre più lunghe e voluminose, che riproducono pari pari il «pelo protettivo» esterno degli animali, e da altre microfibre più dense e più corte che ricalcano la struttura del «sottopelo», che ha la funzione di intrappolare l'aria calda. Testato inizialmente da Patagonia, il Biomimicry di Polartec si trova nei capi di Millet, Eider, Mountain Hardwear, Lowe Alpine. Da segnalare inoltre l'italiana Trerè che con la svizzera X-Technology ha presentato calze e intimo sportivo di avanzatissima tecnologia. Il prodotto «Energy Accumulator» della linea X-Bionic Sportswear in virtù di requisiti ad oggi ineguagliati, come la costruzione tridimensionale, l'impiego contemporaneo di differenti filati, la diversa compressione in funzione dell'area da proteggere e la creazione di «canali» di aerazione, aiuta a mantenere la temperatura corporea ottimale.
Un marchio del Giurassico. Che Arc'Teryx sia considerato dai professionisti della montagna il brand tecnico in assoluto più innovativo è cosa abbastanza nota: i due prestigiosissimi Ispo Outdoor Award 2006 (gli zaini Acrux e Naos e una rivoluzionaria linea di abbigliamento) lo testimoniano. Meno noto che il brand, nato a Vancouver, faccia derivare il suo nome dalla contrazione di Archaecopteryx, creature di 150-130 milioni di anni fa, anello di transazione fra rettili e uccelli.

Per un marchio del Giurassico superiore ed un prodotto tutto tecnologia, ecco un marchio modernissimo - Icebreacker/Aku - e un prodotto antico come il mondo: abbigliamento intimo in 100% merino della Nuova Zelanda, una nuvola di morbidezza e calore.

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