da Gerusalemme
Laddove non può la diplomazia, potrà forse la musica. Da diversi giorni il brano Say no more del cantante transessuale israeliano Aderet è in testa alle classifiche di Beirut Nights, stazione radio internet libanese molto ascoltata in Libano e dalle comunità libanesi allestero.
«Mandiamo in onda parecchi cantanti israeliani, non solo Aderet, ma altri come Sarit Hadad o Ofer Nissim» ha dichiarato al Jerusalem Post un redattore dellemittente radiofonica libanese. «I giovani adorano ballare queste musiche nelle discoteche», ha aggiunto.
«Abbiamo scoperto per caso che il brano è in cima alle classifiche, facendo una ricerca su Google», dichiara il cantante. Trentadue anni, cresciuto in una famiglia di ebrei ortodossi di Gerusalemme, Aderet dopo il servizio militare si è sottoposto a unoperazione per cambiare sesso. Da allora si è dedicato alla musica, incassando numerosi successi non solo in Israele, ma anche nei Paesi arabi. E Aderet non è lunico transessuale ad avere varcato i confini con la musica: Dana International, vincitrice dellEurofestival nel 1998, ha riscosso molto successo in Egitto, dove i suoi dischi venivano esposti sulle bancarelle del Khan al Khalili, lenorme bazar del Cairo.
«In Libano sanno che sono israeliana e così anche la mia canzone - spiega Aderet - e per me è un meraviglioso vedere come i miei brani abbiano un tale successo, senza che la politica centri in alcun modo».
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