Tripoli - Tensione alta tra la Libia e Israele dopo alcune affermazioni del leader Muammar Gheddafi. Secondo il colonnello Gerusalemme sarebbe dietro a tutti in conflitti in Africa: per questo "tutte le sue ambasciate nel continente vanno chiuse". Con queste parole Gheddafi si è scagliato contro lo Stato ebraico durante l’apertura del vertice dell’Unione africana a Tripoli.
Giù le mani dall'Africa "Nessuno deve intervenire negli affari interni africani". Questo il monito con il quale il leader libico Mummar Gheddafi ha aperto oggi i lavori della sessione speciale dell’Unione Africana dedicata alle zone critiche in Africa. Dopo aver elencato le zone di conflitto del continente, citando quelli fra Sudan e Ciad, fra Eritrea e Etiopia, fra Rwanda e Repubblica democratica del Congo, quelli interni in Somalia, in Kenya, in Darfur, in Costa D’Avorio, alcuni risolti altri no, il colonnello Gheddafi si è rivolto alla comunità internazionale: "Non tenti di intervenire per risolvere i conflitti perché sappiamo che dietro - ha detto - c’è l’intenzione di mettere le mani sulle ricchezze dell’Africa, l’uranio, l’oro, il gas, il petrolio".
Secca replica di Gerusalemme "Quel circo equestre itinerante che è Gheddafi è divenuto da tempo uno show tragicomico che imbarazza chi lo ospita e la nazione libica che ne paga il conto": così il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Yigal Palmor ha commentato la richiesta di chiusura di tutte le ambasciate di Israele in
Africa. Palmor ha poi proseguito: "Mi chiedo se vi sia ancora qualcuno al mondo che prende seriamente ciò che dice quest’uomo. Noi comunque siamo certi che nessuno stato darà peso alle azioni teppistiche di questo bulletto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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