Gerusalemme - Destano orrore in Israele le ultime immagini di Ilanit Hila Almaliach, 34 anni, una ex modella trasformatasi in una donna scheletrica, incapace ormai di reggersi in piedi, col volto scavato e sofferto. Un tempo Almaliach era nota a Tiberiade (Galilea) come "la ragazza più bella della città". Gli amici erano persuasi che con la sua altezza (un metro e 70) e con la sua linea avrebbe sfondato nel mondo della moda. Invece la modella non ha retto alla pressione e, come tante, è caduta nella trappola dell’anoressia. L’epilogo la settimana scorsa quando la madre l’ha trovata morta nel suo appartamento in un povero rione della città. Pesava 32 chilogrammi: come i sopravvissuti dei campi di sterminio nazisti.
La madre In televisione la madre, Perla Almaliach, si strugge. "Una sua amica le diceva che per mantenere la linea non era necessario seguire diete, bastava vomitare. Sognava di diventare una grande modella, ma in verità da 16 anni e mezzo la mia bambina è andata sempre peggiorando. Si è innestato un processo auto-distruttivo". Hila ha lottato per quasi 20 anni. L’anno scorso sbalordì i medici quando raggiunse il peso minimo di 23 chilogrammi. Non voleva però essere un problema per la sua famiglia e dimessa dall’ospedale tornò a vivere da sola.
Il fotografo Fra quanti adesso denunciano in Israele il fenomeno delle modelle che dimagriscono fino alla morte vi è il fotografo di moda Adi Barkan. Lui sa già come riconoscerle: guarda le dita e comprende se le ragazze hanno l’abitudine di vomitare a forza. "Si tratta di ragazze che, se non fermate in tempo, giungono a distruggere il loro corpo. I seni cessano di svilupparsi, esiste per loro anche il rischio di restare sterili per sempre". Molto noto in Israele, Barkan cerca adesso di utilizzare lo sdegno per la morte di Hila per far approvare una legge che salvi la vita delle aspiranti modelle. Fra queste viene intanto discussa la recente tragedia. A più riprese le ragazze sono aggiornate sui rischi di diete incontrollate o di attività sportive esagerate. Le agenzie assicurano che le candidate eccessivamente magre sono respinte ed eventualmente incoraggiate a consultare medici o psicologi.
Microsoft, guerra all'anoressia È guerra anche su Internet all’anoressia e alla bulimia. Microsoft ha chiuso quattro pagine personali nella sua comunità di blog, Windows Live Spaces, perchè illustravano e promuovevano comportamenti alimentari disturbati.
La decisione segue la denuncia dell’Iqua (l’Agenzia di Qualità di Internet), il cui presidente, Santiago Ramentol, si è detto "molto soddisfatto". Secondo l’agenzia, è la prima volta che un’azienda fornitrice di pagine personali chiude un blog senza la necessità di un ordine giudiziario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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