Milano - Calano secondo l'Istat le vendite al dettaglio: a giugno sono diminuite dell’1,2% (dato grezzo) rispetto allo stesso mese del 2010 e dello 0,2% rispetto a maggio (dato destagionalizzato). Rispetto al primo semestre dello scorso anno però le vendite diminuiscono dello 0,4% (dato grezzo), chiudendo per il commercio al dettaglio sei mesi negativi.
Ferme le vendite alimentari A giugno le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari registrano una variazione nulla, restando ferme rispetto allo stesso mese del 2010.L’Istat, infatti, segna per il settore non food un caduta dell’1,8%. A trascinare al ribasso le vendite di giugno è quindi il settore non alimentare. In particolare a subire le diminuzioni più marcate sono elettrodomestici, radio, tv e registratori (-5,1%) e supporti magnetici, strumenti musicali (-4,3%). Male anche i comparti prodotti farmaceutici (-3,2%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,0%). A giugno tornano a soffrire le botteghe e i negozi di quartiere. Infatti, l’Istituto di statistica rileva un calo tendenziale dell’1,9% per le vendite delle imprese operanti su piccole superfici. Risulta, invece, più contenuta la contrazione nella grande distribuzione (-0,3%).
Migliora la fiducia per il settore manifatturiero Ad agosto intanto migliora la fiducia delle imprese manifatturiere. In salita anche l’indice per il settore delle costruzioni a luglio, secondo l’Istat. Nel mese di agosto 2011 l’indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero sale a 99,9 da 98,8 del mese di luglio, si legge in un comunicato. I giudizi sugli ordini migliorano, mentre le attese di produzione peggiorano lievemente; il saldo relativo alle scorte di magazzino rimane invariato. L’indice aumenta da 100,2 a 100,5 nei beni di consumo e da 97,1 a 98,0 nei beni strumentali, ma diminuisce da 102,0 a 100,3 nei beni intermedi. Nel mese di luglio 2011, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese di costruzione sale a 75,8 da 74,4 di giugno.
I giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione rimangono sostanzialmente stabili e le attese sull’occupazione migliorano. L’indice sale da 58,9 a 66,5 nella costruzione di edifici e da 69,0 a 77,3 nell’ingegneria civile, ma scende da 93,4 a 87,5 nei lavori di costruzione specializzati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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