Istat, crescono le retribuzioni: +4,6%

Sono aumentati gli stipendi nei primi sei mesi dell'anno. Le retribuzioni lorde hanno registrato un incremento, rispetto al trimestre precedente dell'1%, gli indici grezzi del 4,6%. L'Inps: cassa integrazione, in 8 mesi usate solo il 61% delle ore

Istat, crescono le retribuzioni: +4,6%

Milano - Aumentano gli stipendi nei primi sei mesi dell'anno. Nel secondo trimestre 2009, secondo quanto riferisce l’Istat, le retribuzioni lorde per Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), al netto degli effetti stagionali, hanno registrato nel complesso dell’industria e dei servizi un incremento, rispetto al trimestre precedente, dell’1 per cento. Per gli indici grezzi è risultato un aumento tendenziale (ovvero rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) del 4,6 per cento. Al netto degli effetti stagionali, rispetto al trimestre precedente, sottolinea l’Istat, l’indice registra un incremento dell’1,2 per cento nell’industria e dello 0,9 per cento nei servizi. Il tasso di crescita tendenziale delle retribuzioni per Ula nel secondo trimestre del 2009 è stato del 4,6 per cento nell’industria e del 4,2 per cento nei servizi. All’interno del settore industriale, nel secondo trimestre del 2009 le retribuzioni per Ula hanno segnato l’incremento tendenziale più marcato nelle costruzioni (più 8,2 per cento). All’interno del terziario, la crescita tendenziale delle retribuzioni più elevata si è manifestata nel settore del trasporto e magazzinaggio (più 4,9 per cento).

Industria: + 4,9 per cento Nell’industria, spiega in una nota l’Istituto di statistica, gli oneri sociali per Ula hanno registrato un incremento tendenziale del 4,9 per cento. Nei servizi la variazione è stata di più 4 per cento. All’interno dell’industria, l’aumento più marcato ha riguardato il settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (più 8,4 per cento). La rilevante differenza fra le variazioni tendenziali delle retribuzioni e degli oneri in questo settore è dovuta, fra l’altro, al confronto con il secondo trimestre del 2008 quando furono erogati da parte di alcune grandi imprese forti incentivi all’esodo che sono sottoposti ad una contribuzione ridotta. All’interno del terziario, la variazione tendenziale più elevata (più 5,1 per cento) è stata registrata nel settore del trasporto e magazzinaggio.

Costruzioni: + 8,1 per cento A sintesi delle dinamiche delle retribuzioni e degli oneri sociali, nel secondo trimestre del 2009 la variazione congiunturale dell’indice destagionalizzato del costo del lavoro per Ula è stata dell’1 per cento nel totale, con una variazione di più 1,3 per cento nell’industria e di più 1,0 per cento nei servizi. In termini tendenziali, il costo del lavoro per Ula nell’insieme dell’industria e dei servizi è aumentato nel secondo trimestre del 2009 del 4,6 per cento. Il tasso di crescita tendenziale del costo del lavoro per Ula, analogamente a quanto registrato per le retribuzioni, è stato maggiore nell’industria (più 4,7 per cento) che nei servizi (più 4,1 per cento).

Nell’industria, aumenti del costo del lavoro superiori alla media si sono registrati nel settore delle costruzioni (più 8,1 per cento). All’interno del terziario, conclude l’Istat, l’incremento più marcato ha riguardato il settore del trasporto e magazzinaggio (più 4,9 per cento).

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