Istat: stipendi +2,8%, ma l'inflazione è al 3,3%

La crescita media delle retribuzioni viene di fatto "annullata" dall'aumento del costo della vita. Lavoratori: sono 7,1 milioni quelli ancora in attesa del rinnovo del contratto nazionale, il 42,2% dei dipendenti

Istat: stipendi +2,8%, ma l'inflazione è al 3,3%

Milano - Ad aprile le retribuzioni registrano una crescita, sia in termini orari sia per dipendente, del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2007 (a marzo le retribuzioni orarie hanno registrato la stessa variazione annua, quelle per dipendente hanno segnato +2,9%) e dello 0,1% rispetto al mese precedente (quando erano rimaste ferme su base mensile). Lo rende noto l’Istat, ricordando che ad aprile l’inflazione su base annua si è attestata sul 3,3%.

Il maggior incremento delle retribuzioni su base mensile si registra nel comparto alimentari, bevande e tabacco, che segna una crescita (sia in termini orari che per dipendente) del 2,6%, dovuta ad aumenti tabellari già previsti dal contratto. Contribuiscono al dato generale, aggiunge l’Istat, anche aumenti tabellari previsti in altri settori, l’applicazione di diverse clausole contrattuali e alcuni rinnovi. Nel periodo gennaio-aprile, rispetto allo stesso periodo del 2007, le retribuzioni orarie sono cresciute del 2,6%, mentre quelle per dipendente sono aumentate del 2,7%.

Contratti: 7,1 milioni in attesa del rinnovo Alla fine di aprile, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore relativamente alla sola parte economica riguardano il 42,2% dei dipendenti. La quota di dipendenti in attesa di rinnovo (il 57,8%) è in aumento rispetto sia a marzo 2008 (54,1%) sia ad aprile 2007 (55,5%).

I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto ad aprile sono in media 7,9, in diminuzione di 3,7 mesi rispetto a marzo e di 4,1 mesi rispetto ad un anno prima. L’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti è di 4,6 mesi, inferiore di 1,7 mesi rispetto a marzo 2008 e di 2,1 rispetto ad aprile 2007.

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