Italease, entrano fondi Usa e inglesi

I grandi fondi di Londra e New York pagano 105 milioni per il biglietto di ingresso in Italease. La banca guidata da Massimo Faenza rimane saldamente nelle mani del mondo delle Popolari, ma a favorire il mini-riassetto è stata la decisione dell’olandese Abn Amro di cedere parte della quota custodita in Antonveneta (3,2% su un totale del 7,2%). Ottenuto l’ok dei grandi soci la scorsa settimana (il patto di sindacato blinda ora il 48,3% del capitale), Amsterdam ha chiuso ieri l’operazione ai blocchi. La compravendita è avvenuta in un’unica soluzione (2,45 milioni di titoli) ma, secondo quanto ha potuto ricostruire il Giornale, dopo un passaggio «tecnico» intermedio la quota è stata spezzettata tra più acquirenti. In particolare grandi fondi inglesi e americani che hanno ora in portafoglio Italease ma con impegni inferiori al 2% e quindi senza obbligo di avvisare la Consob.

Un affare complessivo da 105,12 milioni che gli intermediari hanno chiuso a un prezzo di 42,75 euro per azione. Numeri che, a conti fatti, si traducono in uno «sconto» di un euro rispetto alle quotazioni in Piazza Affari, dove Italease ha «assorbito» la transazione chiudendo a un prezzo di riferimento di 43,75 euro (meno 0,79%).

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