da Milano
La «luna di miele» tra Italia e Spagna, dopo laccordo tra Telefónica e Telecom e quello tra Enel ed Endesa, riporta dattualità anche le nozze tra Autostrade e Abertis. Il mercato ci scommette, soprattutto dopo linaspettato «via libera» del ministro Di Pietro: «Oggi più che mai - ha detto in unintervista al Messaggero - se Auto-Abertis si assoggetterà alle leggi italiane, che ci sono e sono innovative, non ci saranno problemi. Se si adeguano va tutto bene», ha concluso.
Unapertura che contrasta con la rocciosa opposizione finora condotta dal ministro delle Infrastrutture alla fusione italo-spagnola, e che ha immediatamente fatto schizzare in Borsa il titolo: Autostrade ha realizzato una delle migliori performance della giornata, chiudendo a 24,29 euro (+1,89%) con scambi per lo 0,71% del capitale. Il titolo ha concluso così il mese di aprile in progresso superiore all1%, portando a oltre l11,5% lincremento da inizio anno.
In contrasto con il clima euforico dei mercati sono però le notizie in arrivo dal fronte legale. Sarebbero infatti in via di presentazione, sia davanti al Tar che al tribunale civile, i ricorsi con cui Autostrade per lItalia, insieme ad altre concessionarie, intende impugnare i «mini aumenti» tariffari previsti dal decreto firmato dai ministri Di Pietro e Padoa-Schioppa, in quanto ritenuti non corrispondenti a quelli richiesti dalle concessionarie sulla base dei meccanismi previsti dagli atti convenzionali vigenti, che sarebbero dovuti scattare dal primo gennaio sulla rete. Il problema coinvolge 22 società concessionarie, tra cui alcune quotate come la stessa Autostrade e molte partecipate da enti locali su tutto il territorio nazionale, ed è collegato a decine di miliardi di euro di opere autostradali.
Tanto che lo stesso presidente dellAiscat, Fabrizio Palenzona, nel corso di unaudizione in Senato nelle scorse settimane aveva parlato di una pioggia di contenziosi in arrivo e aveva rivolto un appello a questo proposito alla Commissione Lavori Pubblici di palazzo Madama.
I contenziosi attuali si vanno inoltre sommando a quelli pregressi ancora in piedi. Undici concessionarie, compresa sempre Autostrade per lItalia, si sono rivolte al Tar del Lazio contro una circolare emanata dallAnas nel marzo scorso nella quale si ribadiva la richiesta di stanziare in bilancio 2006 le risorse necessarie a finanziare gli investimenti pattuiti e non ancora realizzati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.