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Italia fermata in dogana per i tacchetti

Toronto. «Benvenuta, Italia». Così il Corriere del Canada, il giornale della comunità italiana a Toronto, salutava stamattina la nazionale di calcio in arrivo da Roma per l'amichevole di domani con la Serbia. All'aeroporto, dopo 10 ore di volo, l'accoglienza è stata meno cordiale: i ligi funzionari della dogana hanno voluto vedere chiaro sotto gli scarpini dei 23 giocatori azzurri, e hanno prima fermato un assai perplesso Lippi - responsabile della squadra - per sapere se non portassero erba o terra tra i tacchetti, con l'annesso pericolo di virus vegetali o animali.
Poi, quando il ct dell'Italia si è liberato dall'amichevole stretta raggiungendo il resto della squadra già sul pullman, sono intervenuti due specialisti in guanti e tuta. Nella sala della dogana, i 23 borsoni blu con striscia azzurra e su la scritta Italia sono stati aperti a uno a uno: anzi, è dovuta intervenire un'accompagnatrice del tour operator genovese che organizza il viaggio della squadra per impedire che le sacche fossero aperte con un taglierino. I guanti di silicone ben calzati, lo scudetto della Polizia in vista sul petto, i due agenti hanno controllato tutte le scarpe. E quando hanno trovato un po’ di terriccio, lo hanno analizzato subito con uno screener chimico portatile. L'operazione è durata circa mezz’ora, così il camioncino affittato dalla Figc per il trasporto materiali si è staccato dalla squadra. Ma l'allenamento non ha subìto ritardi.
Con 3 milioni di euro d’ingaggio in tasca, l’Italietta di Lippi è così arrivata a Toronto dove stanotte (diretta su Raiuno all’1.45, replica domani alle 11) affronta la Serbia. Prima amichevole delle due in programma; la seconda, contro l’Ecuador, andrà in scena a New York sabato alle 21.


Formazione dell’Italia: Roma, Oddo, Barzagli, Zaccardo, Chiellini, Esposito, Barone, Blasi, Mauri, Toni, Iaquinta.

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